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Finale, d’Aiello: “Comune al lavoro per impedire l’aumento della Tari”

da | Gen 3, 2015 | In Primo Piano, Finale Emilia | 0 commenti

Nei giorni scorsi, Lapam Confartigianato Finale Emilia era intervenuta sulla Tari e sulle possibili conseguenze della querelle tra Comune e Geovest (“L’esaurimento della discarica e i paventati aumenti da 80 euro a tonnellata fino a 130 euro a tonnellata per conferire i rifiuti all’inceneritore di Modena, rischiano di pesare sulle tasche già esangui delle imprese e dei cittadini finalesi”, aveva avvertito Lapam), ora è l’assessore alle Arrività produttive del Comune di Finale Emilia, Angelo d’Aiello, a prendere parola per chiarire il lavoro del Comune al fine di non fare aumentare la Tari nel 2015.

Questa la nota. “Proprio in questo periodo – scrive d’Aiello – l’Amministrazione sta lavorando con Geovest per evitare ogni previsione di aumento della Tari nel 2015: in linea con quanto evidenziato da Lapam siamo all’opera per evitare rincari a famiglie e imprese a causa di questo tributo che copre i costi della gestione dei rifiuti di Geovest nel Comune di Finale Emilia. Da dicembre stiamo esaminando le misure possibili per contenere i costi. Entro la fine di gennaio definiremo la previsione di spesa di Geovest.
Ecco le misure allo studio:
1) limeremo i costi di gestione per l’affitto di locali e ridistribuiremo le ore di spazzamento, gestione delle isole ecologiche e raccolta porta a porta nel forese, cioè in campagna: la bussola è concentrare gli sforzi per mantenere e migliorare la pulizia dei due centri di Finale e Massa.
2) Lapam cita giustamente il costo di smaltimento dei rifiuti indifferenziati che fino ad oggi vanno nella discarica di Finale che sta chiudendo, presto saranno portati a Modena: tratteremo con Hera il prezzo di conferimento cercando di ridurlo. Ricordo che la discarica ha consentito in questi anni di avere dei significativi sgravi per smaltire i rifiuti finalesi.
3) recuperare i soldi di chi non ha pagato la Tari in passato: stiamo studiando con Geovest e il nostro servizio Ragioneria/Tributi un meccanismo per cui sia il Comune ad avviare la fase di controllo e riscossione dell’evasione di questo tributo. Noi riusciremo ad essere più incisivi: lo dobbiamo fare perché non è giusto che chi paga sia penalizzato.
4) il costo maggiore in materia di rifiuti è la gestione dell’indifferenziato: lanciare il “porta a porta” significa darsi l’obbiettivo di aumentare la raccolta differenziata – per cui ci ripagano il materiale raccolto – e diminuire la produzione di indifferenziato, il cui smaltimento costerà sempre di più in futuro. Quindi avanti con il porta a porta – che prenderà il via nei prossimi giorni – perché più sostenibilità ambientale coincide con più risparmio per tutti”.

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