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Neve e maltempo, almeno dieci milioni di danni secondo le prime stime

da | Feb 11, 2015 | In Primo Piano, Ultime news | 0 commenti

Ammontano a oltre dieci milioni di euro i danni nel modenese provocati dalle recenti nevicate. Una prima ricognizione è stata fornita dalla Protezione civile della Provincia nel corso del summit con i sindaci di mercoledì 11 febbraio.

Come spiega in una nota Rita Nicolini, responsabile della Protezione civile provinciale «la Regione ci ha chiesto di effettuare una  prima ricognizione dei danni per la richiesta dello stato di emergenza da inviare al Governo. E questi dati sono il frutto di una prima indagine realizzata in base alle indicazioni dei sindaci che prende in esame i costi delle emergenze, quelli per i ripristini e una prima valutazione ai danni alle strutture pubbliche e private, tra cui le tensostrutture crollate che prosegue nei prossimi giorni».

Per la spalatura straordinaria (escluse quindi le risorse per quella ordinaria) e gli interventi sulle alberature sono stati spesi – ricorda la Provincia – quasi un milione e mezzo di euro per complessivi 143 interventi; altri 2,6 milioni serviranno per la messa in sicurezza della viabilità e del verde; mentre oltre tre milioni serviranno per eliminare i rischi e la messa in sicurezza idrogeologica; quasi 100 mila euro sono stati spesi per l’assistenza alla popolazione, mentre sulle strutture pubbliche danneggiate una prima stima vede danni per oltre 2,6 milioni, ma da aggiornare nei prossimi giorni insieme alla valutazione dei danni alle strutture private, dove per ora sono segnalati dai Comuni danni per oltre 300 mila euro, e quelli connessi  con la mancata erogazione di energia elettrica.

Nel corso dell’incontro sono stati illustrati anche i dati sull’attività della Protezione civile provinciale dal Centro unificato di Marzaglia che ha seguito e coordinato gli interventi di emergenza in costante contatto con i sindaci, il centro operativo regionale e i gestori dei servizi.

«Per i soggetti più fragili – ha illustrato Nicolini – sono state messe a disposizione strutture sociosanitarie o alberghiere. Con l’intervento dei quasi 500 volontari abbiamo coordinato l’invio di generatori di corrente in strutture sensibili come Casa serena a Sassuolo, in abitazioni con criticità specifiche e allevamenti. Per far fronte ad eventuali criticità abbiamo allestito anche 14 centri di accoglienza, in collaborazione con i sindaci e in base alle informazioni che avevamo sulle aree interessate dalle interruzioni alla rete. Le strutture sono state utilizzate da alcune decine di persone visto che gran parte dei cittadini colpiti ha affrontato la situazione autonomamente».

I centri di accoglienza  – chiude la nota – sono stati aperti da venerdì sera in strutture pubbliche, parrocchiali o polisportive a Carpi, Castelfranco Emilia, Castelnuovo Rangone, Castelvetro, Fiorano, Nonantola, Palagano, Pavullo, Polinago, Savignano sul Panaro, Serramazzoni, Vignola e Zocca per complessivi quasi 500 posti letto disponibili”.

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