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Allerta piena, Confagricoltura Modena: “Smettere di rincorrere solo l’emergenza”

da | Mar 26, 2015 | Agricoltura | 0 commenti

Le piogge degli ultimi giorni e la conseguente piena di Secchia e Panaro hanno fatto scattare l’allarme in diversi comuni della provincia, confermando una volta di più l’importanza di una corretta e costante manutenzione del territorio. Sul tema è intervenuta Eugenia Bergamaschi, presidente di Confagricoltura Modena, che ha ribadito il ruolo di custodi del territorio degli imprenditori agricoli: «La quantità di pioggia caduta in questi giorni è stata effettivamente eccezionale in montagna, ma in futuro potrebbe bastare molto meno e questo a causa del progressivo abbandono dell’Appennino. Se nessuno si prende cura del territorio il dissesto idrogeologico è destinato a peggiorare ed è quanto sta accadendo nelle nostre montagne. Un governo lungimirante sostiene le zone dove è più difficile fare impresa, negli altri paesi europei succede così. Invece in Italia il settore agricolo è visto solo come fonte di prelievo, un bancomat a cui rivolgersi in caso di necessità. L’Imu agricola è la conferma di questo modo di vedere l’agricoltura e gli imprenditori. Si tratta di una tassa ingiusta e insostenibile, dannosa per chi lavora in agricoltura ed indirettamente per tutti i cittadini, perché l’inevitabile conseguenza di una maggiore tassazione è la chiusura dell’attività e l’abbandono del territorio. Servono politiche di detassazione per incentivare l’attività agricola, in particolare per quanti lavorano in zone difficili come l’Appennino. La tutela del territorio è importante, ma ce ne accorgiamo solamente quando inizia l’allerta. È arrivato il momento di smettere di rincorrere l’emergenza e fare politiche efficaci a sostegno del territorio e dell’agricoltura».

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