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White list, linee guida e protocolli: ecco come nella ricostruzione post sisma si combatte la mafia

da | Mar 2, 2015 | In Primo Piano, Approfondimenti, Ricostruzione, Ultime news | 0 commenti

White list, linee guida e protocolli: ecco come nella ricostruzione post sisma si combatte la mafia. Per spiegare quello che è stato fatto finora in difesa della legalità, la Regione Emilia-Romagna  (che proprio oggi ha presentato le nuove misure in materia) ha diffuso l’elenco delle azioni intraprese nell’area del sisma.

Con l’approvazione della Legge regionale n. 3 del 2011 (promozione cultura legalità) la Regione Emilia-Romagna ha provveduto a costruire un quadro normativo in cui le diverse politiche regionali si coordinano efficacemente al fine di contrastare l’infiltrazione mafiosa e del crimine organizzato e promuovere la diffusione della legalità, tema sul quale la Regione è fortemente impegnata anche con le leggi n. 2 del 2009 (tutela e sicurezza del lavoro nei cantieri), 11 del 2010 (legalità nell’appalto) e 3 del 2014 (autotrasporto e facchinaggio).

Il sisma emiliano del 2012 ha evidenziato l’esigenza di una forte accelerazione nell’adozione di strumenti normativi idonei a consentire la ripresa delle attività in tempi il più possibile celeri.
Il Commissario delegato e le strutture tecniche di riferimento operano in raccordo costante con il Ministero dell’Interno, con il Girer (Gruppo interforze regione Emilia-Romagna) e con le Prefetture regionali.

In materia di controlli antimafia l’attività si è svolta all’interno di un complesso quadro normativo, comprendente tra l’altro il Protocollo di legalità sottoscritto tra Regione Emilia-Romagna, Prefetti e Ministro degli Interni (2010 e 2012), la creazione delle cosiddette White List (Decreto legge 74 del 2012 che istituisce elenchi di fornitori, prestatori di servizi ed esecutori lavori), linee guida Casgo (Comitato alta sorveglianza grandi opere) approvate nel 2012.

L’attività di controllo condotta dalle Prefetture, relativamente all’attività svolta dal Commissario in qualità di Stazione appaltante ha portato ai seguenti dati di sintesi dal 2012 a oggi:

Istanze delle ditte per essere iscritte alla White List  3.280
Ditte 1.488
Totale richieste del Commissario d’informative antimafia 1.115
Risposte positive Prefetture 666
Risposte negative Prefetture 9
Percentuale totale ditte – interdittive 0,60%
Dei 220 milioni di spesa complessiva sostenuta per lavori dal Commissario come Stazione appaltante, l’importo dei lavori eseguiti dalle imprese interdette dalla White List è di circa 1,5 milioni di euro (in percentuale lo 0,68%).
Sono poi stati adottati e attuati tramite Ordinanze commissariali molti altri efficaci provvedimenti rivolti alla ricostruzione degli edifici privati (residenze e attività produttive) e pubblici. Per esempiio l’”Anagrafe degli esecutori”, strumento previsto dalla “Linee Guida antimafia” del Comitato Casgo, che ha l’obiettivo di creare una anagrafica completa dell’impresa in modo da poter agevolare i committenti sia pubblici che privati negli affidamenti per una maggiore garanzia circa la legalità della stessa impresa. L’Anagrafe di fatto è un cubo di dati (“datawarehouse”) nel quale sono inserite tutte le informazioni presenti nelle varie banche dati già esistenti, quali Sfinge (ricostruzione attività produttive), Mude (ricostruzione edilizia residenziale), Elenco di Merito, Sico (piattaforma informatica per la gestione della Notifica Preliminare), Trasporto macerie, Sitar (piattaforma informatica per la gestione della Sezione Regionale dell’Osservatorio dei Contratti Pubblici).
Il sistema permette quindi di avere una panoramica complessiva degli operatori economici che operano sul territorio e di individuarne le attività intraprese.

Inoltre, la Regione Emilia-Romagna ha istituito l’elenco di merito degli operatori economici del settore edile (Legge regionale11 del 2010). L’iscrizione è volontaria, non soggetta a scadenza e consentita a tutti gli operatori dell’edilizia. Per ogni Impresa ai fini dell’iscrizione vengono controllate la regolarità contributiva (Durc), l’assenza di protesti cambiari e/o di assegni nell’ultimo quinquennio e la comunicazione antimafia
.
La formazione dell’elenco di merito persegue due principali finalità:
– costituzione di una banca dati a cui le stazioni appaltanti, i Comuni, i committenti, i professionisti e i cittadini potranno attingere per affidare incarichi alle imprese;
– attuazione del principio della semplificazione offrendo la possibilità di non dover ripresentare i medesimi documenti previsti per altri adempimenti.

Alla fine del 2014 più di 1000 erano le imprese iscritte nell’Elenco.

Infine, la Regione ha firmato un Accordo di programma con il dipartimento di Programmazione economica (Dipe) della Presidenza del Consiglio, che contiene obiettivi generici di collaborazione ai fini della legalità e della trasparenza degli atti delle amministrazioni. Tra gli obiettivi già raggiunti in ambito ricostruzione si segnala la generazione del Cup (Codice unico di progetto) per i contributi ai privati e tracciamento dei contributi erogati. Nel corso del 2015 si perseguirà, in particolare, l’estensione delle previsioni delle linee guida Casgo alla filiera del subappalto relativamente al tracciamento dei pagamenti, poichè il subappalto potrebbe oggettivamente essere uno dei canali impiegati dalla malavita per infiltrarsi nella ricostruzione.

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