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Meno attese e più integrazione, le promesse per la sanità provinciale

da | Mag 1, 2015 | Ultime news | 0 commenti

«Ridurre i tempi di attesa per le prestazioni, stabilizzare le piante organiche del personale, proseguire nell’operazione di riequilibrio assicurando la tenuta del sistema che ha nei servizi in rete un punto di forza che va migliorato, anche attraverso una maggiore integrazione del Policlinico con l’ospedale di Baggiovara». Sono alcune tra le linee di intervento per il futuro della sanità modenese indicate da Gian Carlo Muzzarelli, presidente della Provincia di Modena, nel corso della Conferenza territoriale sociale e sanitaria che si è svolta nei giorni scorsi. L’organismo, composto dai sindaci modenesi, è presieduto da Muzzarelli insieme al sindaco Carpi Alberto Bellelli, spiega una nota della Provincia.

Nel corso dell’incontro sono stati presentati i nuovi direttori del Policlinico Ivan Trenti e dell’Ausl di Modena Massimo Annichiarico che hanno illustrato in sintesi i dati del consuntivo 2014. Un’occasione, quindi, come ha sottolineato Muzzarelli, per aprire un confronto sul futuro della sanità modenese, verificare l’andamento delle programmazione effettuata in passato «ma soprattutto sviluppare un primo ragionamento sul tema delle risorse perché la vera sfida è sul 2015 anche rispetto al finanziamento che, a chiusura della fase di concertazione, sarà garantito dalla Regione».

E a questo proposito Muzzarelli ha annunciato un prossimo incontro in Provincia con l’assessore regionale alla Sanità Sergio Venturi e la Conferenza modenese.

«Con l’approvazione del bilancio regionale – ha sottolineato Muzzarelli – verificheremo con l’assessore le linee programmatiche e gli obiettivi ma soprattutto presenteremo le esigenze di un territorio modenese che vanta servizi di qualità in rete che intendiamo mantenere e migliorare». Un tema ripreso nel suo intervento da Bellelli che ha sottolineato «l’esigenza di articolare le Case della salute a seconda delle necessità del territorio e di aggiornare la programmazione sanitaria».

Su questi temi nel corso della Conferenza sono intervenuti anche Claudio Pistoni, sindaco di Sassuolo, che ha evidenziato la necessità di un rapporto più stretto tra direzioni delle aziende e sindaci, tema ripreso anche da Stefano Reggianini, sindaco di Castelfranco Emilia; Roberto Rubbiani, sindaco di Serramazzoni, dopo aver espresso un giudizio positivo sulle nomine dei direttori ha parlato di «necessità di salvaguardare le positive peculiarità della sanità modenese», mentre Romano Canovi, sindaco di Pavullo, ha manifestato la «preoccupazione che i tagli possano ricadere sulle realtà più deboli come la montagna». Maino Benatti, sindaco di Mirandola, «ha posto l’accento sull’impegno del dopo sisma» sollecitando una «nuova programmazione  dei servizi», Mauro Smeraldi, sindaco di Vignola, dopo aver sollecitato un maggiore coinvolgimento dei Comuni sulle scelte, ha posto il tema «dell’unificazione necessaria, tra le due aziende ospedaliere», mentre Maria Costi, sindaco di Formigine, ha sollecitato «una maggiore attenzione alla prevenzione un problema sul quale le Case della salute possono avere un ruolo prezioso».

Al termine dell’incontro la Conferenza ha espresso un giudizio positivo sui consuntivi delle due aziende con Smeraldi che si è astenuto.

 

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