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Post sisma, dal 1 luglio cambia il Cas: sarà sostituito da due diversi strumenti

da | Mag 11, 2015 | In Primo Piano, Mirandola, Finale Emilia, San Felice sul Panaro, Concordia, Medolla, Cavezzo, Camposanto, San Possidonio, San Prospero, Bomporto, Bastiglia, Novi, Altri Comuni, Risarcimenti, speciale terremoto | 0 commenti

Un’ordinanza del Commissario delegato alla Ricostruzione per revisionare, a 3 anni dal sisma che ha colpito l’Emilia-Romagna, con un provvedimento organico tutte le misure messe in campo per l’assistenza alla popolazione dei nuclei che abbiano dovuto lasciare le proprie abitazioni per effettuare i lavori di riparazione, ripristino e ricostruzione. Il provvedimento costituisce anche l’occasione per monitorare i nuclei attualmente in assistenza e i rispettivi percorsi di rientro nelle abitazioni danneggiate dal sisma in corso di sistemazione.

COSA CAMBIA PER CHI RICEVE IL CAS

Tante famiglie si vedranno il contributo letteralmente dimezzato. Altri lo avranno ridotto e chi non dimostrerà di avere i requisiti attivi, dovrà rinunciare al finanziamento. Ecco qualche simulazione. Per tutti, tanta nuova burocrazia da dover compilare.

Le principali novità riguardano il Contributo per l’autonoma sistemazione (Cas) che dal 1 luglio viene sostituito da due strumenti:
Il contributo per il canone di locazione (Ccl) riconosciuto a coloro che attualmente abbiano una sistemazione temporanea onerosa (locazione, albergo, Rsa); gli importi sono parametrati al numero di componenti e in rapporto alle dimensioni dell’abitazione occupata.
Il contributo per il disagio abitativo temporaneo, che prevede il riconoscimento di un contributo a forfait per coloro i quali alla data del sisma non sostenevano oneri per la sistemazione abitativa e attualmente siano temporaneamente sistemati a titolo gratuito.

Vengono aggiornate anche le disposizioni relative agli alloggi in locazione a carico del Commissario. Salvo alcuni casi specifici non sarà possibile stipulare nuovi contratti. In particolare si prevede il rinnovo dei contratti in essere per i proprietari con percorso di rientro e il passaggio, alla scadenza del contratto in essere, al contributo per il canone di locazione per coloro i quali alla data del sisma erano in locazione.
Vengono maggiormente chiarite le regole per la permanenza o fuoriuscita dai prefabbricati modulari abitativi urbani e rurali
Un’altra importante novità è l’introduzione del cosiddetto “rientro documentato”, ovvero tutti i nuclei in assistenza dovranno impegnarsi a rientrare nell’abitazione dopo aver effettuato i lavori e anche dimostrarlo al fine di non incorrere in sanzioni.

Vengono chiarite meglio infine le regole relative all’incrocio tra la domanda e l’offerta di abitazioni. Domanda costituita dai nuclei terremotati (con o senza diritto all’assistenza a titolo oneroso) ovvero tutti quei nuclei che per effetto del sisma abbiano ricevuto un’ordinanza di sgombero, offerta costituita dalle abitazioni che abbiano percepito i contributi per la ricostruzione e che hanno l’obbligo di cederle in locazione.
Grazie al monitoraggio e all’incrocio domanda/offerta sarà anche possibile rafforzare il controllo sul rispetto degli obblighi di locazione per quanti abbiano ricevuto i contributi per la ricostruzione imposti dal Protocollo del 4 ottobre 2012, con l’applicazione di eventuali sanzioni in caso di ravvisato mancato rispetto.

L’ordinanza, la n. 20 dell’8/5/2015, è pubblicata insieme ai suoi allegati sul sito della Regione dedicato al sisma nella parte relativa agli atti per la ricostruzione.

 

 

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