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L’appello della F.lli Baraldi: “2 milioni mai saldati. Azienda a rischio”. Costi: “Stallo causato da contenzioso”

da | Lug 15, 2015 | In Primo Piano, San Prospero, Lavoro | 0 commenti

La F.lli Baraldi costruzioni di Staggia di San Prospero ha lanciato un appello alla struttura commissariale affinché vengano saldati 2,3 milioni che l’azienda dovrebbe avere per opere di urbanizzazione consegnate nel 2013, un dovuto che, se non saldato, rischierebbe di mettere a rischio l’esistenza dell’azienda e il lavoro dei dipendenti. Ecco il testo della lettera:

«La presente è per rappresentarle la situazione in cui versa l’azienda storica nel settore costruzioni che, nel corso della propria esistenza professionale e lavorativa, ha sempre onorato ogni impegno contrattuale sia con i propri dipendenti che con i propri fornitori. Nonostante la crisi economica l’azienda ha sempre mantenuto, se non addirittura incrementato, le commesse, garantendo ai propri committenti e fornitori tempistiche di consegna e di pagamento certi. L’attività dell’impresa è stata tuttavia messa a dura prova dalla mancata iscrizione temporanea, durata appena sei mesi, dalla white list. A fronte della gravissima emergenza terremoto, la F.lli Baraldi ha partecipato in un raggruppamento temporaneo di imprese con l’impresa Steda spa alla gara per la fornitura e posa in opera di moduli abitativi provvisori e delle connesse opere di urbanizzazione nel Comune di Novi e a Rovereto.
La Baraldi ha realizzato opere di urbanizzazione per un importo di oltre 3 milioni di euro, come certificato dal responsabile del procedimento, di cui 2,3 milioni sono stati indicati dal commissario come dovuti. I lavori sono stati consegnati il 3 gennaio 2013, ovvero prima dell’esclusione dalla white list. Nonostante la mancata iscrizione, la Baraldi avrebbe avuto il legittimo diritto di ricevere il corrispettivo per tali opere. Ad oggi, però, l’impresa non ha ancora ottenuto i compensi per le prestazioni effettuate pur essendo trascorsi 2 anni dalla consegna dei lavori e pur essendo rientrata nella white list. Nonostante questo la F.lli Baraldi ha pagato tutti i dipendenti e fornitori. La situazione attuale però non è più sostenibile.
Le banche non concedono più il credito di cui la Baraldi ha potuto disporre in passato. Il pagamento delle prestazioni, che ancora il commissario non si è reso disponibile a corrispondere, permettere di risolvere ogni problema economico. Le conseguenze derivanti da questo mancato pagamento possono condurre l’impresa al fallimento. Siamo consapevoli dell’attuale pendenza di alcuni procedimenti giurisdizionali, ma riteniamo che il commissario delegato possa assumere provvedimenti atti a salvaguardare le esigenze dell’impresa e dei suoi dipendenti, provvedendo pertanto al pagamento delle prestazioni svolte. Per questo chiediamo che venga assunto un provvedimento che possa rimediare a questa situazione in tempi brevi. In caso contrario si potrebbe creare grave pregiudizio per circa 250 famiglie, già colpite dal terremoto».

La replica della struttura commissariale

“Abbiamo sempre avuto nei confronti delle aziende e dei lavoratori la massima attenzione e considerazione e così è stato anche nel caso della Fratelli Baraldi: nei mesi scorsi ci siamo fatti parte attiva per cercare di favorire la composizione del contenzioso e continueremo a farlo, perché siamo ben consapevoli della situazione di difficoltà che sta vivendo l’impresa e la tutela dei posti di lavoro rappresenta per noi una priorità assoluta”. Così l’assessore regionale alla Ricostruzione post sisma Palma Costi risponde alla lettera inviata dalla Fratelli Baraldi. “Non c’è alcuna volontà da parte della Struttura commissariale – prosegue l’assessore – di non riconoscere i lavori realizzati a seguito del terremoto dall’azienda, in associazione temporanea di imprese con la ditta Steda. L’impossibilità di effettuare il riconoscimento della quota che le spetta si basa su due fatti oggettivi: prima l’interdizione della Fratelli Baraldi, a cui ha fatto seguito il fallimento della Steda, successivamente l’avvio di un contenzioso tra la Fratelli Baraldi ed il curatore fallimentare di Steda che ha portato all’attuale stallo. In presenza di un contenzioso giuridico tra privatila Struttura commissariale deve attendere o una soluzione tra le parti o la decisione del giudice. Da parte nostra faremo di tutto per favorire il dialogo ed arrivare ad una positiva soluzione”.

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