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Le imprese terremotate: “Per le tasse arretrate non c’è liquidità, serve una proroga”

da | Gen 16, 2016 | In Primo Piano, Mirandola, Finale Emilia, San Felice sul Panaro, Concordia, Medolla, Cavezzo, Camposanto, San Possidonio, San Prospero, Ravarino, Nonantola, Novi, Basso mantovano, Ricostruzione | 0 commenti

“Le imprese dell’area sisma chiedono l’ampliamento del periodo di rimborso delle rate di imposte e contributi sospese per il terremoto, e quindi di iniziare ad effettuare i versamenti a partire dal 30 giugno 2016 con un rateizzo di durata quinquennale al fine di poter pagare rate più sostenibili.” E’ questo il grido di allarme lanciato da Massimo Silingardi Presidente di Confesercenti Modena e coordinatore pro-tempore di Rete imprese Italia (che riunisce Confesercenti, Confcommercio Fam, Cna e Lapam Confartigianato).

 

“Le imprese danneggiate che da quasi due anni hanno ripreso regolarmente a versare imposte e contributi, dovrebbero infatti iniziare a restituire il pregresso in due anni a partire dal prossimo 30 giugno – afferma Erio Luigi Munari presidente Lapam Confartigianato – Praticamente si chiede alle imprese di restituire i 17 mesi di imposte e contributi sospesi in 24 mesi! Praticamente impossibile, oltre che ingiusto, visto che per altre analoghe situazioni, le imposte da restituire sono state rateizzate in 10 anni.”

 

“Lo scorso anno avevamo richiesto di procedere ad un rimborso delle imposte e contributi sospesi in 5 anni chiedendo che potessero venire concordati con Abi anche forme rateali differenti rispetto alla procedura semestrale e da concordare direttamente con i rispettivi istituti di credito (per esempio anche una restituzione mensile) – sostiene Umberto Venturi, presidente Cna – La risposta fu il rinvio della scadenza con un periodo ridotto a 2 anni: non ci interessano i rinvii con riduzioni di periodo perché non risolvono il problema.”

 

“Il dato regionale sul rimborso dei danni subiti per effetto del sisma – prosegue Giorgio Vecchi, presidente Confcommercio – è migliorato rispetto a un anno fa (ad oggi ancora circa il 50% delle imprese che hanno presentato domanda valida deve ancora ottenere la liquidazione dei contributi ex ordinanza 57), ma non al punto di vedere superate le difficoltà; nel territorio ne permangono di gravi inerenti al problema della liquidità alle imprese che continuano ad essere in sofferenza.”

 

“Rete Imprese Italia vuole dare sostegno alle nostre imprese coinvolte e che giustamente chiedono modalità e termini di restituzione compatibili con la loro sopravvivenza e con l’ottenimento degli indennizzi loro spettanti – conclude Massimo Silingardi presidente Confesercenti coordinatore pro-tempore di Rete Imprese Italia – Confidiamo sull’accettazione della nostra proposta la fine di garantire una tenuta economica delle imprese in una fase che deve essere di rilancio e di riavvio utile a salvaguardare un equilibrio sociale per l’area del cratere.”

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