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Partono i lavori estivi sugli argini dei fiumi

da | Mag 5, 2016 | In Primo Piano, Finale Emilia, Concordia, Cavezzo, Camposanto, San Prospero, Bomporto, Bastiglia, Novi | 0 commenti

Sono oltre venti i cantieri sugli argini dei fiumi Secchia, Panaro e sul Naviglio che partiranno nelle prossime settimane per terminare entro l’estate; i lavori riguardano, tra l’altro, il taglio delle vegetazione in alveo sul Panaro a Bomporto, Camposanto e Finale Emilia, il ripristino di frane lungo gli argini del Secchia a Ponte Alto di Modena, a Novi e Concordia, e ripristini sempre sul Panaro a Bomporto e Ravarino. Previsti anche interventi di adeguamento della cassa di espansione del Panaro, la manutenzione straordinaria all’interno della cassa del Secchia e della briglia oltre a sei interventi sul Naviglio e il completamento del primo stralcio della cassa di espansione del Naviglio tuttora in corso.

Complessivamente questi lavori, realizzati da Aipo, hanno un costo di circa 11 milione messi a disposizione con le ordinanze del commissario regionale Bonaccini.

Il programma è stato illustrato mercoledì 4 maggio nel corso di un incontro in Provincia per fare il punto sui lavori di messa in sicurezza del nodo idraulico di Modena, al quale hanno partecipato Gian Carlo Muzzarelli, presidente della Provincia di Modena, Rita Nicolini, dirigente dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione civile e i rappresentanti delle associazioni agricole tra cui Eugenia Bergamaschi, presidente di Confagricoltura, Cristiano Fini, presidente di Cia Modena, oltre ai rappresentanti di Coldiretti che hanno chiesto di accelerare con gli interventi sia a livello di manutenzione che strutturali.

Incontro ass agr fiumi 4-5«Manteniamo un presidio costante – ha affermato in una nota Muzzarelli – sugli interventi sul nodo idraulico modenese. Le risorse messe a disposizione dal commissario Bonaccini consentono finalmente di realizzare i progetti attesi da tempo». Come ha ricordato Muzzarelli «le risorse programmate finora dalla Regione per la messa in sicurezza idraulica nel modenese, dopo l’alluvione, ammontano a più di 100 milioni di euro».

Nel corso dell’incontro si è parlato anche del futuro della nuova Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile che per Muzzarelli con la riorganizzazione a seguito del riordino istituzionale e il passaggio delle competenze dalla Provincia e alla Regione deve «assicurare a livello locale un presidio costante e precise responsabilità per assicurare gli interventi, per la prevenzione e gestione delle emergenze e una più puntuale informazione durante le emergenze stesse e le attività svolte».

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