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Fusione dei Comuni, lo studio costa 36 mila euro (ma non va a nessuna società di sindaci)

da | Ott 14, 2016 | In Primo Piano, Finale Emilia, Medolla, Camposanto | 0 commenti

Quanto costa studiare per filo e per segno a cosa porterebbe la fusione dei Comuni della Bassa? La cifra è nota, 36 mila euro, e la conosciamo perché è quella che l’Unione dei Comuni Area Nord ha deciso di spendere per affidare a una società esterna l’incarico di studiare le prospettive di fusione dei nostri Comuni.

Lo Studio di fattibilità, introdotto da un inquadramento generale dello scenario attuale dell’Unione, e delle aspettative degli amministratori per la sua evoluzione, analizzerà in particolare i seguenti servizi e funzioni:

  • gestione del personale
  • SIA (Sistema Informativo Associato)
  • SUA (Stazione Unica Appaltante)
  • servizi sociali
  • tributi
  • Polizia Municipale

e se ne comincerà a discutere il 20 ottobre prossimo, in un incontro al Papà Round Table, a San Felice.

Ma chi condurràl’indagine? Si tratta di Poleis societá di consulenza modenese che ai pentastellati di San Felice in Movimento non piace.

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“Un caso di coscienza”, scrivono i sanfeliciani in un post su Facebook scritto dal “capogruppo di questa minoranza in consiglio comunale”.

“Rimasi colpito, dal nome della società di consulenza, che quasi impercettibilmente, veniva riportata sul fondo della missiva, e che io qui ho volutamente evidenziato.
Tale “POLEIS”. Alla quale sarà affidata la gestione del processo.
Dal link seguente, dal sito ufficiale della stessa, si evince che è proprio stata affidata ad essa la consulenza.

http://poleis.biz/portfolio-item/unione-dei-comuni-modenesi-area-nord/

L’aspetto che più mi ha sconcertato è che, uno dei sindaci di questi 9 comuni, nonchè assessore nella giunta dell’UCMAN, affermi, su un proprio profilo, di essere un consulente di una società, che il caso vuole, sia omonima di quella affidataria dell’incarico.

In una delibera di giunta UCMAN, la 47 del 2/8/2016 fu deciso di affidarsi all’aiuto dell’agenzia dell’ANCI dell’Emilia Romagna, l’ANCICOM, per lo studio di fattibilità della #FUSIONE. Impegnando circa 36000,00€ di danaro nostro.

Ora, ancora non conosciamo se in quella cifra ci sia compreso anche tale onorario. Lo impareremo.

Ho voluto avvisare voi cittadini di quanto accade nelle “segrete stanze dei bottoni”. E di quanto inutile possa essere la presenza delle minoranze in un processo che vede gli attori della commedia tutti quanti “dietro le quinte dello stesso palcoscenico”.

Con queste premesse sarà matematicamente impossibile che la #FUSIONEnon si faccia”.

A chi si riferiscono quelli di San Felice in Movimento?

A Filippo Molinari, sindaco di Medolla, che su Linkedin risulta ancora collaboratore di Poleis.

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In pratica, la tesi dei pentastellati sarebbe che l’Unione di cui fa parte il Comune di Medolla abbia attribuito un incarico da 36 mila euro a una società in cui lavora il sindaco di Medolla.

Così non è, spiega il diretto interessato.
In passato “sono stato collaboratore di poleis, ma il rapporto non è più in essere.
Ovviamente non ho mai posseduto quote societarie”, puntualizza il sindaco Filippo Molinari. Il quale ha, evidentemente, il profilo Linkedin non aggiornato.

Caso chiuso? Vedremo.
Perché in Poleis ci lavora l’ex senatore Pd Giuliano Barbolini, e l’ex sindaco di Camposanto, poco tempo fa nominato commissario del Pd a Finale Emilia, Beppe Rovatti.

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