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Lettere persiane – La Bassa come gli States, sognando Gotham city a 6 km di curve dalla vita

da | Nov 20, 2016 | Rubriche, Lettere persiane | 0 commenti

LETTERE PERSIANE

di Camilla Perugina

“… non dirmi che non ci sei stata mai
che non vorresti esserci nata mai
che preferisci rimanere solo qua
nella provincia denuclearizzata
a sei chilometri di curve dalla vita…”.

La state canticchiando, vero?

Ma veniamo al punto. Alla scelta, più o meno razionale, degli abitanti della Bassa modenese, di rimanere ancorati piantati invischiati nella terra originaria, sviluppando  una sorta di paura reverenziale – mascherata da sdegno – che potremmo battezzare come La Sindrome di Gotham. Gotham è la metropoli tentacolare in cui l’eroe pipistrello che tutti conosciamo combatte il crimine più becero, le inclinazioni più malate, la sporcizia interiore di tutta l’umanità. La metropoli che propone scuole, negozi, teatri, associazioni, perfino ristoranti, più vari. Una città con un centro storico e una periferia, una stazione dei treni degna di questo nome e traffico, fumo, rumore, povertà, criminalità… Non c’è un bene senza un male, ma il ‘male’, in questo caso, fa parte del fascino della città.    

Eppure le genti della Bassa non ne colgono le peculiarità, né il valore dell’offerta, per concentrarsi esclusivamente sugli aspetti negativi. Dai quali, peraltro, la campagna non è del tutto scevra, come insegnano, ad esempio, certi  film americani. Che, mi sembra, la Bassa ricordi un po’ gli States, in quegli spazi ampi, dipinti di campi di grano e stazioni di servizio (ho dei dubbi sul proliferare di rotatorie, ma per il resto…), lindi e pinti, dove tutto sembra perfetto, se non ci si soffermasse a grattare via un po’ di patina giustapposta.

Ci sono persone, qui, che non sono mai andate nel proprio capoluogo di provincia. Altre che lo avvicinano solo se costrette da esigenze burocratiche o di salute e ne fuggono via il prima possibile. Si vocifera che, ogni tanto, qualche abitante della Bassa ne venga inghiottito e non torni più a casa. Stiamo esagerando, va da sé. Ma il sentire alla base di questo atteggiamento esiste. Eccome. Fa parte di quella diffidenza verso ciò che non è ‘country’ che si respira da queste parti. Alcuni scappano. Magari si trasloca per studiare, o per lavoro. Ma col magone nel cuore. E poi, si torna. Gotham attrae, prende; ma se la rifiuti, ti risputa nel nowhere da cui sei arrivato.

 

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