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Lettere persiane – Qui piovono palestre. Cinema e centri culturali? Non pervenuti

da | Nov 30, 2016 | Rubriche, Lettere persiane | 0 commenti

LETTERE PERSIANE

di Camilla Perugina

Sono tormentata dalla similitudine tra la cotton belt statunitense e la Bassa! Ohmioddio!

Mi fanno notare, ultimamente, che qui nella pianura modenese calci un sasso e spunta una palestra nuova, come si suol dire. Il trend, che ha avuto inizio nel post terremoto, non sembra affatto senza forze, a quattro anni dal triste accadimento. E, anzi, viene da pensare – dissotterrando una teoria complottista qualunque – che ci sia un disegno, dietro a tutto questo fiorire di strutture modernissime, adatte alla cura del proprio corpo fisico. Già di mio, lo sport lo tollero. Cioè, muovere il corpo fa benissimo (quando fatto in modo corretto), creare attività per occupare il tempo dei minori ancora di più; ma, di certo, tutto quell’entusiasmo nostrano per l’etica dello sport (ma pensa tu!) mi sembra sempre un placebo all’italiana. Come a voler dire che la morale di una persona non sta dentro di noi (e, sopra, soltanto un cielo stellato – santo Kant!). Che, anzi, ultimamente il genere umano ne sembra piuttosto a corto; la morale, invece, sembra poter essere acquisita all’esterno dell’uomo. Ad esempio, nel mondo dello sport. Che poi sempre di uomini è fatto, e quindi…

Consideriamo il recente entusiasmo popolare per le Paralimpiadi da parte di persone che fino al giorno prima non si erano mai soffermate a considerare la forza che alcuni sono chiamati ad avere. Questo sì che mi turba. Il far notare ai propri figli che, esistendo esseri umani molto sfortunati che fanno buon viso a cattivo gioco, loro dovrebbero quasi scusarsi di essere normali; o mediocri. Chi lo dice che quella che viene comunemente definita mediocrità non sia una ricerca interiore, ad esempio? Magari verso la compassione, verso l’empatia con l’altro. Perché si ritiene comunemente che voti alti, carriera, soldi, status, medaglie d’oro, siano segno di personalità eccezionali e non di carne da tritare nel sistema, mi chiedo spesso? Ma qui si divaga…

Insomma, tra i supermercati di morale e etica, soprattutto qui nella Bassa la palestra sembra essere la nuova Chiesa, avendo soppiantato biblioteche, circoli e cinema. Dove sono i circoli culturali (va bene, anche politici. Ma non è tutto politica? Se lo fa un partito, possono farlo tutti – e così dovrebbero, a mio avviso), gli spazi di aggregazione giovanile gratuiti, i cinema di provincia? Perché per vedere un film mi devo spostare dalla Bassa a un centro abitato di almeno 50mila abitanti? Come mai nessuno ristruttura i cinema parrocchiali resi inagibili e ne crea qualcosa di bello per tutti? I giovani campagnoli, a parlarci, chiedono spazi comuni in cui conoscere e condividere con altri come loro, non tutti bramano società sportive in cui primeggiare (ok lo sport individuale, ma anche la squadra gioca contro un’altra squadra e non con, nel linguaggio comune!).

Perché la politica non investe in cultura, bensì in palestre? Si vuole fare della campagna un bacino di agronomi palestrati? Sono i cittadini a richiederlo? Se così fosse, la situazione sarebbe ancora peggiore del complotto…

Troppe domande, vero? Dev’essere colpa dell’autunno nebbioso della Bassa. Personalmente, la mia stagione preferita.

 

 

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