Riceviamo e volentieri pubblichiamo
“Sono molto contento dell’arrivo, nel prossimo mese di maggio 2017, del Presidente Della Repubblica Sergio Mattarella, persona sensibile e attenta, nelle aree del terremoto emilia del maggio 2012.
E’ stato certificato dall’Europa che il sisma 2012 ha comportato un danno di 13 miliardi di euro, terzo disastro naturale al mondo in quell’anno terribile.
Sul Portale ER Salute si legge, rispetto al sisma del 2012 che nella provincia di Modena circa 1.500/2.000 anziani, fragili e non, hanno avuto bisogno di una ricollocazione rispetto alle loro abitazioni o alle strutture residenziali. Una grande percentuale di essi non era nota ai Servizi sociali o sanitari. Secondo i dati regionali, più di 1.400 anziani fragili furono trasferiti dalle loro abitazioni in strutture di accoglienza e più di 400 anziani con disabilità, già inseriti in strutture assistenziali sono stati trasferiti in altre realtà, anche al di fuori della Regione Emilia-Romagna.
Vorrei dire al Presidente Mattarella che tutto il corpo socio sanitario si è messo al servizio di questa comunità colpita dal sisma e vorrei ripeterGli quello che disse il 14 Giugno 2012 il Ministro della Salute Renato Balduzzi nella sua breve visita nelle tendopoli della Bassa terremotata e cioè che l’organizzazione sanitaria nelle tendopoli, ne vennero allestite 29 in Provincia di Modena, dove vi erano, a parte i PMA, i Medici di Famiglia del luogo a tutelare la salute delle migliaia di sfollati era da fa conoscere alla Nazione intera.
Ad oggi sono state ricostruite ex novo ,con i criteri antisismici, solo 3 chiese : Concordia, Medolla,San Felice Sul Panaro.
La ricostruzione delle case, degli uffici, degli stabilimenti, delle chiese è senza dubbio una testimonianza di volontà di ricominciare da parte di questo popolo dalla dura cervice ma vorrei dire al Presidente Mattarella, sensibile allo spirito delle persone, che la ricostruzione dei muri va di pari passo con la ricostruzione dell’anima e dei sentimenti; non vi è dubbio alcuno che se una persona sta bene psicologicamente, lavora meglio e che per scotomizzare la paura occorre tempo tempo e tempo.
Il dato del progetto I. S. T. M .O. Impatto sulla salute nel terremoto 2012 Modena lo sta a testimoniare in quanto il 50% delle persone residenti nell’area del cratere presenta il fenomeno della intrusione cioè a dire ricorda ancora l’evento traumatico anche quando non vuole e sta facendo o pensando ad altro. Una testimonianza di quanto il sisma sia stato un evento pervasivo nella vita delle persone e di quanto abbia rappresentato uno spartiacque tra la vita prima e dopo il sisma”.
Nunzio Borelli,Circolo Medico “M.Merighi”