Tutti prosciolti i 23 imputati – tra persone fisiche e giuridiche, tra cui l’ex presidente della cooperativa Roberto Casari – del processo legato alla realizzazione di grandi impianti fotovoltaici da parte di Cpl Concordia nel Barese. Il Gup del Tribunale di Modena Andrea Romito ha infatti emesso in sede di udienza preliminare la sentenza di non luogo a procedere.
Le imputazioni, ricorda l’Ansa, erano a vario titolo di associazione per delinquere, falsità ideologica in atto pubblico e truffa aggravata. L’inchiesta della procura di Modena era scattata nel 2015 e riguardava impianti installati da Cpl Concordia e gestiti dalle sue società ‘satellite’ nel parco naturale Lama Balice, in provincia di Bari. Secondo l’accusa, si sarebbe progettata l’implementazione del fotovoltaico ricorrendo artificiosamente a un frazionamento degli impianti sotto il controllo di diverse società con sedi a Brescia, Bologna, Cremona e Concordia sulla Secchia al fine di ottenere maggior rimborsi da parte del Gse.
Le risorse finanziarie a suo tempo sequestrate sono state liberate dalla sentenza di oggi.
Per Roberto Casari resta il processo sulla metanizzazione di Ischia dove si sospetta siano state pagate mazzette agli amministratori per farsi assegnare appalti pubblici.