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I fondi per le aziende agricole terremotate? “Il 60% è finito fuori dal cratere”

da | Feb 6, 2017 | In Primo Piano, Agricoltura, Lavoro, Agricoltura | 0 commenti

Fondi a sostegno delle aziende agricole danneggiate dal sisma in misura minima alle imprese del cratere (14.000 danneggiate, 2,3 miliardi di euro di danni) e massima ai broker, titolari di 21 progetti finanziati su 28 complessivi. Lo afferma Tommaso Foti (Fdi-An) in una interrogazione alla Giunta per sapere se la Regione intenda “effettuare le dovute verifiche” sulla gestione dei circa quattro milioni di euro stanziati nel 2013 per “specifici programmi di intervento” e distribuiti attraverso avviso pubblico. Foti elenca per Bologna 27.200 euro di contributi; per Ferrara 22.600 euro; per Modena 170.200 euro; per Reggio Emilia 1.605.600 euro (dei quali 1.594.000 euro circa assegnati a soggetti con sede nel Comune di Reggio Emilia) e conclude che, quindi, “il 60% dei fondi disponibili risulta assegnato a soggetti residenti in Comuni non ricompresi tra quelli del cosiddetto ‘cratere’” (circa 1,8 milioni a queste città sui 3,1 rimasti disponibili, al netto della “somma importante” di 900.000 euro di spese generali “finita ai broker”, sottolinea Foti).

“Non solo – insiste il consigliere in una nota stampa – ma anche proprio in quest’ultimi comuni parrebbe confermarsi lo strano fenomeno della concentrazione di agricoltura nei capoluoghi: forse si tratti di agricoltura sociale sui tetti dei condomini o di coltivazioni artificiali sotterranee in cantina?”. Per Foti, il fatto che 21 dei 28 progetti finanziati risultassero presentati da broker fa pensare che “i bandi, quanto meno, risultavano di specifico, per non dire di solo, interesse per i broker, quasi che agli stessi si volessero deliberatamente affidare la regia dell’operazione e i relativi finanziamenti”.

Nelle zone colpite dal sisma, prosegue il consigliere, “le aziende agricole risultano destinatarie di poco più di 50.000 euro”, “una miseria fuori di ogni dubbio”. Del resto “appare significativo il fatto che solo 168.000 euro risultino assegnati a beneficiari nuovi”, ovvero non “tradizionalmente” ricompresi “nell’elenco dei soggetti che in Emilia Romagna si aggiudicano e realizzano i progetti cofinanziati” dalla legge 28 del 1998, a cui fa riferimento lo stanziamento del 2013.

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