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25 milioni per rendere la regione sempre più a misura di bicicletta

da | Mar 3, 2017 | | 0 commenti

L’Emilia-Romagna sempre più terra per le due ruote e per la mobilità sostenibile. E non solo a parole o nelle intenzioni perché sono 25 i milioni destinati agli spostamenti in bicicletta entro la fine della legislatura.
    Dalla realizzazione della prima Rete delle ciclovie regionali, a nuove piste ciclabili e ciclopedonali e, nelle aree urbane, nuove ‘zone 30’ cui associare la promozione delle ‘bici pieghevoli’ per affiancare l’utilizzo di bici e mezzi pubblici.
    Sono solo alcune delle iniziative previste dal primo progetto di legge regionale sulla ciclabilità approvato dalla Giunta. Chiari gli obiettivi: raddoppio della percentuale di spostamenti in bici (che già sono due volte la media nazionale) e a piedi sul territorio; dimezzamento entro il 2020 delle vittime su strada, come indicato dall’Unione europea; nuovi collegamenti tra le piste esistenti, una maggiore integrazione treno-bici e servizi per i ciclisti, dalla riparazione alla vigilanza. E per ogni nuova strada realizzata, una nuova pista ciclabile, anche non adiacente, come invece prevede l’attuale normativa. L’investimento iniziale della Regione sarà di 10 milioni, risorse stanziate dal Fondo di sviluppo e coesione e messe a bando a favore di Enti Locali, agenzie per la mobilità e società di gestione nel campo dei trasporti. Con però l’avvertenza che gli enti e i soggetti inadempienti sulle misure per la ciclabilità non potranno beneficiare di contributi regionali. “Questa legge è un altro tassello importante per costruire una mobilità davvero sostenibile, attenta all’ambiente, alla sicurezza e ai bisogni delle persone. È un provvedimento – ha spiegato il presidente della Regione, Stefano Bonaccini – che si inserisce in modo organico nelle recenti misure che abbiamo varato per il trasporto pubblico locale, mettendo in campo azioni volte a favorire gli spostamenti quotidiani casa-scuola e casa-lavoro, i cicloturistici, l’intermodalità, per avere aree urbane e spazi extraurbani che siano ancor più vivibili e a misura d’uomo”. Per l’assessore alla mobilità, Raffaele Donini “nella nostra pianificazione regionale la mobilità ciclopedonale non viene intesa unicamente come fruizione turistica o modalità secondaria di spostamento ma come uno degli assi fondamentali per vivere città più a misura d’uomo e meno dipendenti dall’uso dell’auto”.

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