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Si trasferiscono in Emilia e con l’aiuto della badante progettano un rapimento

da | Mar 17, 2017 | In Primo Piano, Cronaca | 0 commenti

La storia ci riporta ai tempi del confino degli esponenti mafiosi nella Bassa, e ai tanti problemi che ne conseguirono. E ai tempi, ancora più bui, dei rapimenti che in tutta Italia venivano realizzati per permettere alle organizzazioni criminali  di avere i contanti per finanziare i loro traffici. Altri tempi, si dirà. Ma siamo nel 2017, poco distante da qui.
Stavano progettando, grazie alle informazioni fornite da una domestica, di sequestrare e rapinare un commerciante di Tresigallo (Ferrara), ma erano già seguiti dai carabinieri (e i loro telefoni erano sotto controllo) per altri reati. Così  -riporta l’Ansa- sono stati arrestati, per reati di droga e contro il patrimonio. Tre degli arrestati appartengono alla famiglia Lomasto, originaria di Napoli e di recente trasferita a Tresigallo. Il padre Giuseppe, 53 anni, membro del clan Alleanza di Secondigliano, era già in carcere a Ferrara per una precedente condanna. Arrestati dai carabinieri i suoi due figli: Francesco, 34 anni, rintracciato a Napoli a casa di parenti, ed Emanuele, 20 anni, giocatore della squadra di calcio del Tresigallo e finito ai domiciliari. In carcere anche Halyna Yaichnyk, ucraina di 45 anni, che approfittando del suo lavoro di badante forniva loro le ‘dritte’. Il quinto arrestato è Maurizio Morra, 36 anni.
    Era lui, secondo gli inquirenti, a portare la droga da Napoli nel Ferrarese.

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