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Casa della salute a Mirandola, l’Ausl: “Nessun ritardo”

da | Apr 29, 2017 | Salute | 0 commenti

Del tutto infondate le dichiarazioni su presunti ritardi: il progetto della Casa della Salute e dell’Osco (Ospedale di Comunità) di Mirandola è in regolare stato di avanzamento. Lo afferma, in una nota, l’Ausl di Modena rispondendo a quanto affermato da Antonio Platis, consigliere di Forza Italia. “E altrettanto dicasi – insistono dall’Ausl –  per  il potenziamento dell’attività di Otorinolaringoiatria: era prevista da tempo e non è frutto delle ‘pressioni’ d alcune forze politiche, la riorganizzazione dell’attività nel periodo estivo non ha mai comportato la riduzione dei servizi ai cittadini”. L’Azienda USL considera “strumentali, risibili e oggettivamente infondate”le affermazioni relative all’incontro che si è tenuto nell’ambito della Commissione Sanità dell’Unione Comuni Area Nord, che “proseguono la scelta di disinformazione di alcuni rappresentanti politici”.

“L’AUSL di Modena, grazie alla piena collaborazione delle Amministrazioni Locali, ha già avviato – prosegue la nota –  la progettazione della Casa della Salute e dell’Osco, che sarà completata entro l’anno. La realizzazione  della Casa della Salute, investimento totalmente finanziato da 7.788.000, prevede l’avvio dell’iter di gara a fine 2017 per poter procedere all’inizio dei lavori entro l’estate 2018. La disinformazione condotta da alcune parti politiche è  testimoniata dalla mancata conoscenza di quanti sono i posti letto dell’Osco, 23 e non 25 come erroneamente dichiarato. Falso il riferimento all’Otorinolaringoiatria: l’Ausl aveva già previsto un programma con 10 ore di attività ORL a Mirandola e l’attivazione di esami audiometrici con cadenza settimanale a partire dal mese di maggio. Le riorganizzazioni estive  infine avverranno, come in passato,  senza mai penalizzare i servizi ai cittadini ne’ i livelli di garanzia per i pazienti, poiché questo è l’unico interesse della Azienda, e non il consenso di chi esercita strumentalmente la critica sapendo bene di non dover rispondere di alcuna responsabilità, come l’Azienda USL invece deve fare”

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