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A Novi una vera folla al dibattito elettorale tra i tre candidati

da | Mag 30, 2017 | Novi, Carpi, Elezioni, Senza categoria | 0 commenti

A Novi una vera folla al dibattito elettorale tra i tre candidati. La Sala civica Ferraresi era gremita, ieri sera, per il confronto organizzato da Reteimprese Italia in vista delle elezioni amministrative dell’11 giugno.

Molte le domande poste dal giornalista Paolo Seghedoni, alle quali hanno risposto a turno Mario Enrico Rossi Barattini, candidato della lista di Centro destra Rinnovi, Giulia Olivetti di Insieme al Centro sinistra ed Enrico Diacci della lista civica Noi. Primo tema, la ricostruzione, poi la Cispadana e la viabilità locale, la questione Aimag, la sicurezza e il presidio del territorio, l’economia che langue. C’è stato spazio anche per domande dal pubblico, da parte di persone in realtà legate alle liste, che hanno interpellato i candidati sul tema dell’integrazione degli stranieri e sul legame che il sindaco dovrebbe avere con il proprio territorio. Accesi i toni in alcuni momenti, gli applausi del pubblico hanno sottolineato l’adesione alle diverse posizioni. Alla fine, lo spazio per gli appelli elettorali.

Non sono mancate le stoccate: “Siamo l’unica lista alternativa alla sinistra” ha detto Barattini, “non ci confondiamo con loro, noi non candidiamo ex di altri partiti. I trombati e le minestre riscaldate non appartengono alla nostra lista. Non avete niente da perdere, peggio di così non può andare”. “Non ci si improvvisa amministratori locali – ha commentato invece Giulia Olivetti -, non possiamo permetterci tempo perso. Noi siamo trasparenti perché è chiaro chi siamo, i pot pourri di persone di diversa estrazione portano al rischio ingovernabilità”. Diverso e più sobrio lo stile del candidato della lista civica Noi: “Se lavoro male la mia azienda chiude – ha osservato Diacci – io sono l’unico che viene dal mondo del lavoro e oggi il territorio non fornisce alle imprese la possibilità di espandersi. La nostra lista civica è l’unica che nasce dall’armonizzazione di diverse anime, grazie al direttore d’orchestra strumenti diversi riescono a creare una melodia”.

 

Notizia in aggiornamento

 

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