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Utilizzo della Curcuma in cucina e come integratore alimentare

da | Mag 17, 2017 | Consigli di salute | 0 commenti

La Curcuma è una pianta che tutti noi almeno una volta abbiamo sentito nominare ed ultimamente sta prendendo sempre più piede nelle nostre case sia nell’utilizzo culinario, sia come integratore alimentare. La curcuma che troviamo in polvere è ottenuta partendo dalla radice (o rizoma tuberizzato) della pianta, messo a bollire per 30 o 45 minuti ed infine fatto asciugare. Una volta essiccato questo rizoma viene polverizzato. Il principio attivo principale della curcuma è la curcumina, che ha una importante azione antiinfiammatoria soprattutto a livello di organi interni. L’utilizzo culinario della curcuma deriva soprattutto dalla cultura indiana e pachistana attualmente ha preso piede anche nella nostra cultura culinaria ed infatti sempre più persone hanno un flaconcino di curcuma in polvere nel loro speziario.

È ottima infatti per arricchire di sapore alcuni piatti, per renderne altri di un colore giallo brillante ed infine per ottenere curry o altre salse. Passando ad un argomento che mi appartiene maggiormente vorrei parlare della curcuma come integratore alimentare.

La pianta utilizzata nella maggior parte dei casi è la Curcuma Longa, ma si possono trovare integratori a base di Curcuma Xanthorrhiza e Curcuma Zeodaria. Alcuni integratori sono molto ricchi in curcuminoidi, la titolazione può raggiungere il 95% di principi attivi ed è proprio per questo che hanno una importante azione ANTINFIAMMATORIA. Ebbene si, la curcuma è un antinfiammatorio naturale, come dicevo prima agisce soprattutto a livello di organi interni. È infatti molto utilizzata nei casi di infiammazione epatica, nel morbo di Crohn (intestino) e nelle infiammazioni delle vie urinarie. Recenti studi associano i classici FANS (Farmaci Antinfiammatori Non Steroidei) a terapie con Curcuma e curcuminoidi per il trattamento della ARTRITE REUMATOIDE. Sembra infatti che ci sia una riduzione dell’infiammazione articolare anche se purtroppo per questa patologia ancora si interviene solo sul sintomo e non sulla causa.

L’efficacia della curcumina come antinfiammatorio è dovuta alla sua capacità di ridurre il TNF-α circolante nel sangue (fattore di necrosi tumorale), un mediatore dell’infiammazione responsabile dello stato infiammatorio in diverse patologie quali artrite reumatoide e morbo di Crohn.

Come Farmacista, io consiglio la curcuma in tutti quei casi dove c’è stata una cattiva nutrizione (troppi fritti, troppi grassi, troppi alcolici, ovviamente non tutto insieme) il ché comporta un super lavoro da parte del fegato, quando si iniziano ad avvertire saltuari dolori renali ed infine come terapia contro i dolori articolari, ma più spesso in associazione con Artiglio del Diavolo.

Un saluto Dott. Luca Bompani

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