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La bancaria di Mirandola e i conti segreti all’estero

da | Giu 18, 2017 | Mirandola, Economia | 0 commenti

Ha lasciato una trentina di famiglie truffate per centinaia di milioni di euro in tutta la Bassa. Millantava, ai suoi clienti della Credem di Mirandola di saper gestire in maniera mirabile i loro soldi ma in realtà mostrava rendiconti falsati e prometteva guadagni mai visti.

Il caso è quello della ex direttrice di filiale e poi private banker, licenziata dal Credem l’11 aprile 2016 e rinviata a giudizio per furto a Modena – prima udienza al prossimo dicembre – che è accusata da ottobre 2015 da decine di clienti di aver fatto sparire un centinaio di milioni dei loro risparmi.

Ora la storia della bancaria di Mirandola la racconta il giornalista Nicola Borzi sul Sole 24 Ore, rivelando anche particolari inediti: la signora, infatti, avrebbe stornato in almeno un caso accertato tanto denaro su conti correnti segreti all’estero. E ipotizza che non tutti provengano dai risparmiatori della Bassa, ma da altre fonti… riciclaggio di denaro sporco?

Scrive il quotidiano di Confindustria che  “la private banker di Mirandola, a giudizio per furto, operava su conti cifrati di Banca Zarattini di Lugano”. E cita il report dell’audit Credem. I controlli interni della banca hanno scoperto in particolare “la prima e la nona pagina datate 21 novembre 2016 relative ai rapporti con banche svizzere e le operazioni in contanti oltrefrontiera della ‘bancaria dei miracoli’ di Mirandola, accusata dai clienti di aver fatto sparire in vent’anni un centinaio di milioni di euro”.

Tanti, tanti soldi. Per questo più che “un clamoroso caso di buco durato lustri nei controlli interni della banca, ora vi sono rilevanti dubbi sulla provenienza delle somme”.

 

Leggi anche:L’articolo del Sole 24 ore

 

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