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Medolla e Novi sono i migliori comuni ricicloni d’Emilia-Romagna

da | Giu 24, 2017 | In Primo Piano, Medolla, Cavezzo, Camposanto, Bomporto | 0 commenti

Con l’87,8% di differenziata, e 60,1 kg procapite di indifferenziato Medolla è la città che assieme a Novi vanta il primato di avere i più bravi cittadini nel fare la raccolta differenziata. Primo in regione anche san Possidonio per la carta, mentre Mirandola, Cavezzo, San Possidonio, Concordia e San Prospero hanno gli studenti più bravi a seguire i progetti scolastici. E questo anche prima di vedere i risultati della raccolta porta a porta con tariffa puntale che a Medolla e ovunque, stanno facendo balzare la percentuale di rifiuto differenziato un po’ ovunque nella Bassa oltre il 90%

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Si è tenuto ieri a Roma la premiazione nazionale de “Comuni Ricicloni”, l’iniziativa di Legambiente Nazionale, patrocinata dal Ministero per l’Ambiente che premia le comunità locali, amministratori e cittadini, che hanno ottenuto i migliori risultati nella gestione dei rifiuti.
In questa edizione del concorso è stato posto l’accento sui Comuni Rifiuti Free, ovvero quei comuni che risultano avere, oltre ad una percentuale di raccolta differenziata (RD) uguale o superiore al 65%, una produzione procapite di rifiuto indifferenziato (data dalla somma del secco residuo e dalla quota non recuperata dei rifiuti ingombranti) inferiore o uguale ai 75 Kg/anno/abitante.

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Le classifiche sono state stilate su base regionale e prendendo a riferimento i dati dell’anno 2016: per l’Emilia Romagna i due comuni vincitori assoluti risultano essere Medolla per i Comuni sotto i 10.000 abitanti e Novi di Modena per i Comuni sopra i 10.000 abitanti. Anche i Comuni di Carpi e Soliera si aggiudicano il titolo di Comuni Rifiuti Free per gli ottimi risultati conseguiti. In Emilia Romagna sono stati complessivamente 5 i Comuni ad aggiudicarsi il titolo, di cui 4 Comuni gestiti da AIMAG con il sistema di raccolta domiciliare.

Tra i Comuni sotto i 5000 abitanti, San Possidonio si è classificato primo per la raccolta differenziata della carta e dell’organico. Menzione speciale anche per il progetto “Una scuola che fa la differenza”, che ha interessato 150 classi e 2500 studenti di alcuni istituti di Mirandola, Cavezzo, San Possidonio, Concordia e San Prospero.

Ma i cittadini che sono così bravi pagheranno di meno oppure no? E’ la domanda che si pongono tanti dopo aver visto le prospettive di costi che Aimag ha fatto circolare (leggi l’articolo). Per quanto riguarda Medolla, il sindaco Filippo Molinari a chi gli chiede se dopo questo premio si pagherà di meno di Tari risponde: “La Tari a Medolla e’ calata del 20% lo scorso anno e del 5% quest’anno Enrico. Ovvio che non sarà sempre così perché siamo già intorno al 90% di differenziato. Con la puntuale però pagheranno meno quelli che conferiranno meno rifiuto indifferenziato, questo sì”

Da Novi il sindaco Enrico Diacci commenta: “Questo importante risultato, ottenuto grazie alla sensibilità dei cittadini e al sistema di raccolta differenziata porta a porta gestito da Aimag, dev’essere di incoraggiamento alla nuova amministrazione a migliorare ulteriormente gli obiettivi raggiunti e a perseguire con determinazione i propri obiettivi di sostenibilità ambientale”

IL COMMENTO POLITICO

.Ecco la dichiarazione di Simona Arletti, responsabile Sostenibilità e Stili di vita nella Segreteria provinciale del Pd:

“Quello che emerge da questi dati è il quadro di una provincia che si sta seriamente impegnando sull’obiettivo condiviso a livello regionale nel Piano regionale dei rifiuti di ridurre i kg pro-capite prodotti e di continuare un impegno storico dei nostri territori sulla raccolta differenziata. Quest’anno – spiega la Arletti in una nota-   va ricordato che Legambiente ha introdotto dei nuovi criteri nella classifica: per entrare nella rosa della gestione sostenibile dei rifiuti di Comuni ricicloni, non solo si deve rispettare l’obiettivo di legge del 65% sulla raccolta differenziata ma si deve anche puntare sulla qualità e sulle politiche di prevenzione. Per questo nelle graduatorie, suddivise su base regionale e per capoluoghi, sopra e sotto i 10mila abitanti, compaiono solo quei Comuni ricicloni i cui cittadini hanno conferito nel contenitore del secco meno di 75 Kg all’anno di rifiuto non riciclabile. Quella dei Comuni ricicloni è una rivoluzione silenziosa e una riforma anti-spreco che fa bene alle nostre città, alla Regione e al Paese, perché dimostra che l’economia circolare è già in parte in atto e che un’Italia che trasforma i rifiuti in risorsa è un sogno realizzabile. Per continuare ponendosi obiettivi sempre più sfidanti oltre all’impegno delle Amministrazioni e dei cittadini, è importante l’introduzione attraverso apposita normativa, di un sistema di tariffazione puntuale su larga scala, definendo un nuovo sistema di incentivi e disincentivi affinché la prevenzione e il riciclo siano sempre più convenienti”.

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