“Non sono bastate più di 700 firme raccolte e il voto unanime del consiglio comunale, per convincere questa amministrazione a convocare un Consiglio Comunale aperto incentrato sulle emergenze ambientali del nostro territorio. È un vero e proprio scandalo che dimostra la totale mancanza di sensibilità democratica di questa giunta”. E’ il giudizio dell’Osservatorio civico “ora tocca a noi”il quale in una nota si dice “profondamente indignato per questo atto antidemocratico che toglie, per l’ennesima volta, la voce ai cittadini.
L’Osservatorio civico “ora tocca a noi” ha reagito immediatamente a questo atto d’imperio con alcune iniziative messe in campo nei giorni scorsi.
In effetti dopo l’invio alla Procura di Modena di un dettagliato esposto su presunte violazioni di vari impianti presenti sul territorio comunale, lo stesso documento è stato trasmesso, per conoscenza, sia alla Prefettura di Modena che al reparto Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri.
Nei prossimi giorni inoltre partiranno nuove importanti iniziative da parte dell’Osservatorio sempre più preoccupato anche per le recenti notizie riguardanti una possibile riapertura della discarica.
Una partita che sembrava chiusa si è clamorosamente riaperta perché questa amministrazione non ha messo in campo tutte le necessarie iniziative volte a scongiurare questa drammatica eventualità, a cominciare dalla attuazione della variante al piano regolatore che avrebbe messo una pietra tombale sulla vicenda”
Non solo ma, chiudono dall’Osservatorio, “le recenti notizie riguardanti l’ipotesi di possibili distribuzioni di materiali contaminati sul territorio del Comune di Finale Emilia getta nuove ombre sulla già difficilissima situazione ambientale ed è per questo che L’osservatorio civico “ora tocca a noi” intensificherà ancor di più la propria attività al fianco dei cittadini.