Benvenuti nell’archivio di sulpanaro.net
Qui sono disponibili tutti gli articoli pubblicati del nostro quotidiano dal 1/1/2015 al 30/6/2020
Tutti gli articoli successivi al 30/6/2020 sono disponibili direttamente sul nostro quotidiano sulpanaro.net

Pagato a voucher, operaio perde le dita in un incidente sul lavoro, ma non ha diritti

da | Giu 12, 2017 | Bastiglia, Lavoro | 0 commenti

La Cgil di Modena non ha mollato la presa nel contrasto ai voucher: quelli vecchi e quelli nuovi riproposti in questi giorni sotto mentite spoglie. 

Lo fa tornando sulla vicenda emblematica del giovane operaio di origine ucraina Mykhaylo Nesterenko che lo scorso settembre mentre lavorava a voucher in una piccola azienda metalmeccanica di Bastiglia a conduzione familiare  si è gravemente infortunato mentre era al lavoro su una pressa, perdendo tre dita della mano destra.
Sul caso è stata avviata dalla Cgil, con il patrocinio di un pool di avvocati (Ernesto Giliani, Annalisa Bova e Fabrizio Fiorini, Gabriella Cassibba, Yuri Trovato e Laura Caputo) la causa di lavoro per il riconoscimento dell’illegittimità del lavoro a voucher e il riconoscimento del rapporto di lavoro dipendente dal 2015.
Gli avvocati presenti stamattina in conferenza stampa hanno spiegato bene che chiederanno al giudice del lavoro di pronunciarsi sulla richiesta di regolarizzazione piena del lavoratore, ce ne sarebbero tutti gli estremi

“Questa causa di lavoro è molto importante per la Cgil vista – osserva una nota dell’organizzazione –  la battaglia contro i voucher che il sindacato ha condotto in questi ultimi due anni.
Infatti, mentre per il risarcimento biologico, morale ed esistenziale collegato all’infortunio sul lavoro (se sarà provata la responsabilità del datore di lavoro), il giovane operaio è assistito nella causa penale dall’avvocato Virgili, per la Cgil è altrettanto importante portare avanti la causa di lavoro contro l’abuso dei voucher, che hanno rappresentato l’estrema precarizzazione dei rapporti di lavoro, la mancanza di diritti e tutele, e di qualsiasi formazione, sostituendo i normali contratti di lavoro dipendente.
Proprio quei voucher che il Parlamento, con la definitiva approvazione in Senato il prossimo 22 giugno, vorrebbe reintrodurre nel nostro mercato del lavoro, in forme nuove, ma ugualmente se non più precarizzanti. Permettendo di fatto che in ogni azienda (purché con meno di 5 dipendenti) possano verificarsi episodi come quello denunciato questa mattina, dove un voucherista svolge il lavoro e l’attività tipica di un dipendente, senza però la necessaria formazione, senza contratto, senza tutele e senza nessuna garanzia o diritto”.


“Fermatevi!!” è il grido del sindacato al Parlamento affinché il cosiddetto “Libretto famiglia” per i piccoli lavori domestici e il contratto “Presto” per le aziende sino a 5 dipendenti non diventi legge. “Si tratta di forme altrettanto precarie e con ancor minori tutele previdenziali e assicurative rispetto ai vecchi voucher, e che ancor più rispetto a prima si possono prestare ad abusi e nascondere lavoro nero” ha detto spiegato stamattina in conferenza stampa Claudio Riso della segreteria Cgil.
La Cgil ha spesso denunciato nei mesi passati quanto il ricorso ai voucher fosse improprio e fonte di veri e propri abusi da parte delle aziende, con oltre 3 milioni di voucher acquistati nella nostra provincia nel solo 2016.

Per questo, l’anno scorso erano state raccolte oltre 1 milione e mezzo di firme (oltre 35.000 in provincia di Modena) per chiederne l’abrogazione con referendum, ammesso dalla Corte costituzionale e fissato per il 28 maggio 2017. Referendum poi cancellato dall’intervento legislativo del Governo, che però ora, con un atto di inedita e inaudita violenza costituzionale e con un vero e proprio #schiaffoallademocrazia, dopo aver impedito il referendum (e quindi negato il diritto costituzionale agli italiani che con loro firme si erano espressi in tal senso), sta reintroducendo nuove forme di lavoro occasionale accessorio del tutto simili e forse ancora più precarizzanti dei vecchi voucher. Oltretutto prevedendo complicate procedure di registrazione presso il sito dell’Inps e garantendo il pagamento del lavoratore un mese e mezzo dopo la prestazione.
Per evitare abusi come quelli del passato, e il forte rischio di riproposizione in futuro, la Cgil chiama tutti alla grande manifestazione di sabato 17 giugno in piazza San Giovanni a Roma, manifestazione che si preannuncia un momento di alta partecipazione e protesta contro i nuovi voucher e contro l’attacco alla democrazia.

Sono previsti due cortei con concentramenti alle ore 9.30 in piazza della Repubblica e piazzale Ostiense, per arrivare in piazza San Giovanni dove ci sarà il comizio di Susanna Camusso alle ore 12.
Per Modena città è previsto un treno speciale da oltre 600 posti in partenza alle ore 3 del mattino di sabato 17 giugno. Prenotazioni per il treno presso i propri funzionari sindacali o telefonando allo 059.326.111, cgilmodena@er.cgil.it.
Dalle zone – Carpi, Mirandola, Castelfranco, Pavullo, Vignola, Sassuolo – sono previsti pullman sempre in partenza alle prime ore del mattino del 17 giugno. Per prenotazioni rivolgersi ai propri funzionari sindacali o direttamente nelle Camere del Lavoro.
Informazioni anche sul sito: www.cgilmodena.it 

Condividi su: