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“Dov’è il sindaco di Novi?” chiede Giulia Olivetti dopo il primo Consiglio comunale

da | Giu 27, 2017 | Novi, Carpi | 0 commenti

Dov’è il sindaco di Novi?, chiede Giulia Olivetti, capogruppo Pd all’opposizione con la lista Insieme al Centrosinistra, uscita sconfitta dalle ultime elezioni. “Aveva detto che sarebbe sempre stato in ufficio e aveva invitato i cittadini a prendere un caffè in qualsiasi momento. Ma intanto adesso non c’è”. A pochissimi giorni dal primo Consiglio comunale, che ha visto l’insediamento del sindaco e degli assessori, la Olivetti punta il dito: “non ci hanno ancora detto se sindaco e assessori saranno a tempo pieno o parziale. Spero si sbrigheranno o glielo chiederemo”.

Giulia Olivetti ed Enrico Diacci

 

“Voci di popolo”, osserva infatti, dicono che il sindaco non sia ancora presente a tempo pieno nel suo incarico istituzionale e che “non lo sarà fino al primo settembre”. Dal Pd si aspettavano lo facesse da subito perché “uno che si candida deve allertare il suo ambiente di lavoro per assumere il governo il giorno dopo, in caso di vittoria”… Forse non pensava di vincere? “Certo ci si misura sulle cose fatte, non sul tempo passato in ufficio. Ma è un primo dato che non abbiamo apprezzato”.

Per il resto, il primo Consiglio comunale si è svolto serenamente. “La lista Noi ci ha offerto la presidenza, ma è un ruolo riservato alla maggioranza perché è di governo e di garanzia, dunque come minoranza abbiamo ritenuto che chi ha vinto dovesse assumere tutti i ruoli che le competono e le relative responsabilità”. Così motiva Giulia Olivetti il rifiuto della carica offerta al più votato dalla lista Insieme al Centrosinistra, Dario Zenoni.

E così, il Pd si rassegna ad essere all’opposizione, per la prima volta. “Ciononostante – precisa Olivetti – ci ha fatto piacere e il nostro rifiuto non è segno di mancanza di collaborazione. Infatti abbiamo chiesto a Diacci di poter conoscere il nome del candidato alla presidenza in modo da poterlo votare come espressione di tutto il consiglio”.

E allora, che tipo di opposizione farà il Pd che di solito il paese lo governa? “Quando leggeremo politiche che rispecchiano le necessità dei cittadini saremo disponibili a lavorare insieme. Il bene primario è il paese. In caso contrario, faremo opposizione”.  Il banco di prova – in questo la giovane donna è forte dell’esperienza di due mandati trascorsa nelle giunte Turci – sarà la scadenza degli equilibri di bilancio e le linee programmatiche.

Sulle deleghe volute da Diacci osserva che si tratta di un gesto più formale che sostanziale, in quanto “se un assessore vuole occuparsi a 360 gradi delle proprie materie lo fa indipendentemente dalla firma”. Anche perché, precisa Olivetti, il vero nodo su cui si gioca la partita è la disponibilità di bilancio, le risorse… che non dipendono certo dalle firme.
“E’ sicuramente un messaggio che Diacci ha voluto dare, vedremo come giocheranno”, è il senso del pensiero della capogruppo Pd.

Infine, una battuta sulle elezioni, che hanno visto la sconfitta del candidato Pd a Vignola: “Questi ballottaggi sono un dato negativo per il Pd – commenta Giulia Olivetti -, è prevalsa l’idea del cambiamento, così come si presentava. A Vignola la Lega, qui la lista civica. Li aspettiamo al varco per vedere quali sono i risultati concreti e in che direzione andrà il cambiamento”.
L’autocritica è quanto mai necessaria, non mancherà la classica “ampia riflessione di partito”, in ogni caso, assicura la giovane donna, “noi continuiamo a lavorare. A Novi abbiamo avuto una buona tenuta, non siamo in ritirata visto che c’è solo un 6% di scarto con la lista Noi e abbiamo ricevuto moltissime preferenze. E’ un segno di una fiducia della gente – conclude – che non possiamo disattendere”.

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