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Ordinanza anti profughi a Finale Emilia, Cgil: “E’ da ritirare”

da | Set 27, 2017 | Finale Emilia, Richiedenti asilo | 0 commenti

“L’ordinanza anti-profughi del Comune di Finale Emilia è una chiara manovra politica per ostacolare il più possibile l’accoglienza dei migranti sul proprio territorio, a cui il Comune è tenuto per legge”. Va giù dura la Cgil nel giudicare la nuova ordinanza che a Finale Emilia prescrive adempimenti particolari per i proprietari di casa che vogliono affittare ai profughi,

“Sono infatti eccessivi e ingiustificati gli obblighi a cui si sottopongono i proprietari e/o i gestori di alloggi disponibili all’accoglienza dei richiedenti asilo, emanati con l’Ordinanza comunale n.255 del 18.9.2017 – spiega in un anota il sindacato –  Si obbliga infatti proprietari e/o gestori a comunicare preventivamente al Comune i contratti di locazione, e a comunicare entro 5 giorni dalla stipula, il contratto stipulato con la Prefettura. E’ necessario dare comunicazione al Comune entro 5 giorni dal deposito dell’istanza se si concorre a bandi pubblici per l’affidamento del servizio di ospitalità dei profughi. Inoltre i proprietari e/o gestori/conduttori devono comunicare entro i 15 giorni precedenti la sottoscrizione di accordi/convenzioni con amministrazioni pubbliche deputate all’emergenza profughi.
Come se ciò non bastasse, è necessario produrre ogni 15 giorni una relazione al Comune sulle condizioni igienico-sanitarie dell’alloggio. Al tempo stesso anche la Polizia municipale è tenuta a tempestivi e specifici controlli sugli alloggi. L’inadempienza alle norme comporta il deferimento del responsabile all’autorità giudiziaria”

Fermo restando, prosegue la Cgil, “il rispetto delle normative sulle condizioni igienico-sanitarie degli alloggi, riteniamo che tale ordinanza non sia finalizzata a tutelare i cittadini sul piano della sicurezza e della legalità, ma unicamente ad ostacolare l’accoglienza dei richiedenti asilo.
Per di più si usano risorse pubbliche per intensificare i controlli e gestire queste pratiche burocratiche, in un comune che già è impegnato nella ricostruzione post-sisma.
Inoltre, si crea anche un clima di ostilità verso quelle persone che decidono di mettere a disposizione i propri immobili per l’accoglienza dei profughi”
“Bene ha fatto dunque  – conclude il sindacato – il Prefetto di Modena ad eccepire su diversi punti dell’Ordinanza e ci chiediamo che il Comune di Finale Emilia ritiri al più presto l’ordinanza ed adempia all’accoglienza dei profughi così come stanno facendo in modo egregio, e senza creare problemi a nessuno, tutti gli altri comuni dell’Area Nord”

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