L’Agenzia Regionale ha scelto Bomporto, Bastiglia e Modena come comuni capofila nella redazione dei nuovi piani di emergenza comunale.
Lo riferisce il Resto del Carlino nell’edizione di martedì 12 settembre. L’Agenzia regionale della Protezione Civile e i comuni colpiti dall’alluvione del 2014 hanno redatto le linee guida d’intervento analizzando il territorio per individuare i punti di maggiore criticità del reticolo idrico. Sono state effettuate simulazioni e l’Università di Parma, grazie a finanziamenti regionali, ha sperimentato la ‘resilienza’, ovvero la capacità di un sistema o di una comunità di autoripararsi o di tornare al suo stato iniziale dopo un danno subito. Il nuovo sistema di allerta della Protezione Civile è basato sul codice a ‘colori’.
“Il Piano alluvione approvato dalla Regione, i lavori fatti da Aipo, i progetti sul nodo idraulico post alluvione, le simulazioni sugli scenari di rischio commissionato dall’Agenzia Regionale di Protezione Civile, con tanto di livelli e tempistiche dovute a ipotetiche rotture degli argini di Secchia e Panaro, costituiscono – ha spiegato il sindaco di Bomporto Alberto Borghi al quotidiano – una banca dati importantissima e completa per i successivi interventi sugli argini, molti dei quali in atto, e le azioni di Protezione Civile”.
“Ogni comune – ha aggiunto la sindaca di Bastiglia Francesca Silvestri – ha aggiornato i piani di Protezione Civile, e raccolto i dati per trasformarli in azioni concrete da attivare a seconda delle situazioni che si dovessero verificare in caso di emergenza”.
I dati di cui già dispongono i comuni, come gli elenchi delle storiche piene, gli scenari di rischio, le tempistiche e i livelli di allagamento, sono un importante patrimonio per costruire il Piano di Emergenza comunale.