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“Io non rischio”: i volontari di Protezione Civile fanno scuola di prevenzione

da | Ott 12, 2017 | San Prospero, Bastiglia | 0 commenti

Conoscere il proprio territorio e sapere cosa fare in caso di terremoto, alluvione o maremoto aiuta a prevenire rischi e conseguenze per le persone e le cose. 
Sabato 14 ottobre torna in Emilia-Romagna la settima edizione della campagna “Io non rischio” che mette in campo oltre 200 volontari e volontarie di Protezione civile e una trentina di associazioni per sensibilizzare i cittadini, diffondere la cultura della prevenzione e insegnare la sicurezza.

Il cuore dell’iniziativa è l’incontro tra volontari e cittadini nei punti informativi allestiti nelle piazze di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara Ravenna, Forlì, Cesena e Rimini. 
Diverse le novità in questa edizione 2017, a partire dai trekking urbani alla ricerca delle tracce di sismi o di allagamenti sugli edifici, ai percorsi legati alla conoscenza dei rischi specifici del territorio e alla memoria dei luoghi. Inoltre sono previste iniziative per bambini e scuole come le cacce al tesoro o il coinvolgimento di testimonial locali in attività ludiche.

“La conoscenza dei rischi è una premessa irrinunciabile per costruire vera prevenzione- afferma l’assessore alla Difesa del suolo e Protezione civile, Paola Gazzolo-. Azioni di sensibilizzazione e informazione sono fondamentali per far diffondere vera cultura di autoprotezione e rendere le comunità sempre più resilienti. La campagna nazionale ‘Io non rischio’, che farà tappa in tutte le piazze delle città capoluogo dell’Emilia-Romagna, rappresenta un’occasione preziosa di crescita collettiva: il mio ringraziamento va al Dipartimento nazionale di Protezione vivile, a tutti i soggetti promotori e ai volontari di protezione civile che saranno impegnati nello svolgimento delle varie iniziative”.

Le iniziative a Modena 
A Modena i volontari di protezione civile incontreranno i cittadini per parlare di rischio terremoto, maremoto e alluvione e cosa ognuno di noi può fare per ridurne gli effetti. I gazebo saranno allestiti in Largo Muratori
Per l’edizione speciale di quest’anno, oltre ai punti informativi, la piazza sarà animata dal percorso di esplorazione cittadina “Modena città sulle acque: trekking urbano alla scoperta delle vie d’acqua cittadine”, all’interno del centro storico. Il trekking si svilupperà con tre visite guidate che partiranno a intervalli di 30-40 minuti da Largo Muratori (15.00 – 15.40 – 16.20). Il percorso durerà circa 1,5 – 2 ore e toccherà alcuni luoghi significativi della città da un punto di vista idraulico, con un focus anche sul terremoto. Le tappe saranno le seguenti: Largo Muratori; Corso Vittorio Emanuele (antica darsena del canale Naviglio); Fontana del Graziosi (rappresenta i fiumi Secchia e Panaro); via Saragozza (deviazione acque Canal San Pietro); Piazza San Francesco-incrocio corso Canalchiaro (punto di raccolta delle “acque chiare”). Sarà possibile prenotarsi alla visita guidata qualche giorno prima (inviando un’email a modena2017@iononrischio.it) o il giorno stesso direttamente sul posto.

In Largo Muratori ci sarà anche uno spazio dedicato ai bambini per attività ludico-ricreative e un’area per i ragazzi delle scuole in cui saranno spiegati i rischi terremoto, maremoto e alluvione. All’iniziativa partecipano le seguenti organizzazioni di volontariato: Gruppo comunale volontari di Protezione civile Comune di Modena, Anpas – Avap Maranello di Maranello, Anpas – A.v.p.a. Croce blu di Modena, Fir Cb – Pegaso 2012 di Modena, Gruppo comunale di Carpi, Anpas Pubblica assistenza di Vignola. Info: modena2017@iononrischio.it

Io non rischio 
In Italia sono circa 5mila i volontari e oltre 700 le realtà associative coinvolti nella campagna che ha l’obiettivo di far conoscere ai cittadini i rischi naturali e che mette insieme il volontariato di protezione civile, le istituzioni e il mondo della ricerca scientifica.

Nata nel 2011 per sensibilizzare la popolazione sul rischio sismico, è promossa dal Dipartimento della Protezione civile con Anpas-Associazione nazionale pubbliche assistenze, Ingv-Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia e Reluis-Rete dei laboratori universitari di ingegneria sismica. L’informazione sul rischio maremoto e alluvione ha visto il coinvolgimento di Ispra-Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, Ogs-Istituto nazionale di oceanografia e di geofisica sperimentale, Aipo-Agenzia Interregionale per il fiume Po, Arpa Emilia-Romagna, Autorità di bacino del fiume Arno, CamiLab-Università della Calabria, Fondazione cima e Irpi-Istituto di ricerca per la protezione idro-geologica. 
Sul sito www.iononrischio.it  sono disponibili i materiali informativi su cosa sapere e cosa fare prima, durante e dopo un terremoto o un maremoto./

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