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Pietro Giannone, eroe del Risorgimento: i suoi resti traslati a Camposanto

da | Ott 16, 2017 | In Primo Piano, Camposanto | 0 commenti

Pietro Giannone, eroe del Risorgimento: i suoi resti saranno traslati da Firenze a Camposanto. La notizia la dà, con non poca emozione, Luca Gherardi, assessore alla Cultura e all’Istruzione.

“Tutti a Camposanto conoscono, quanto meno di nome, Pietro Giannone. A lui infatti sono intitolate la nostra Scuola Primaria e una delle vie principali del nostro paese. Non tutti però sanno che Giannone è stato uno fra i patrioti più attivi del Risorgimento e uno stretto collaboratore di Giuseppe Mazzini, fino a diventare Presidente Nazionale della Giovine Italia, oltre ad essere amico e collaboratore di Ugo Foscolo nel campo della critica dantesca£.

Proprio a Camposanto Giannone è nato il 14 marzo 1791 e, prosegue l’assessore, “ella nostra zona ha vissuto i primi anni della sua vita. Verso i cinque anni si trasferì con la madre, rimasta vedova, sulle nostre montagne, ma ritornò a Modena per seguire gli studi superiori. Per le sue idee patriotiche fu imprigionato a Modena e una lapide, posta sotto i portici del Comune sulla via Emilia, lo ricorda. Ma la sua passione politica, i suoi ideali e gli scontri che avrebbero portato all’Unità d’Italia lo hanno costretto, da giovane, ad emigrare a Parigi, a Londra e in altre città del dominio Francese. Ritornò ancora a Modena ai tempi dell’Unità e il dittatore Carlo Farini gli riconobbe una pensione. Cagionevole di salute, è sempre vissuto nella semplicità e nella povertà. Concluse la sua vita da esule a Firenze il 24 dicembre 1872. Risale agli anni di esilio il suo poema romantico L’Esule, pubblicato nel 1829 e ristampato nel 1868 dedicato a Garibaldi quale «esempio mirabile delle patrie antiche virtù». Alla sua morte è stato sepolto nel Cimitero alle Porte Sante di San Miniato a Firenze ed onorato con un monumento funebre, pagato da amici e patrioti, che non esiste più dal 1966, anno in cui Firenze è stata colpita dall’alluvione e nel corso del quale l’ampliamento di un edificio adiacente al Cimitero monumentale ne ha imposto lo smantellamento. Da allora i resti di Giannone riposano in una tomba di famiglia privata, sempre a Firenze.

La necessità di dare al patriota degna sepoltura
“In seguito ad una conversazione che ho avuto il piacere di avere qualche giorno prima del terremoto del 2012 con Nino Manfredini e con altri studiosi e successivamente con appassionati del pensiero di Giannone, mi è stato manifestato il desiderio di ridare al Giannone una nuova e dignitosa sepoltura riportandolo nel paese natale. Lui stesso, in vita, aveva espresso il desidero di essere sepolto a Modena – rivela Gherardi – Dopo numerosi contatti con diversi uffici del Comune di Firenze, ho il piacere di annunciare che nei prossimi giorni i resti di Pietro Giannone saranno traslati nel Cimitero comunale di Camposanto poiché riteniamo che sia questa la collocazione più giusta per uno dei nostri concittadini più illustri che certamente dobbiamo riscoprire. 
Ringrazio fin da ora il Comune di Firenze, il concessionario della tomba in cui Giannone riposa, David Materassi che, nelle serate dell’ultima Fiera, è stato di persona a Camposanto a firmare la liberatoria al nostro Comune affinché si possa procedere con l’apertura. Ringrazio i non pochi studiosi di Giannone di Camposanto, di Modena, di Bologna e non solo, che sono stati al nostro fianco in questa non semplice ma necessaria impresa. Il loro stimolo ed il loro desidero ci hanno incoraggiati a procedere nelle non facili pratiche di traslazione e di nuova tumulazione. 
Un pensiero di gratitudine mi sento di rivolgerlo anche a Nino Manfredini. Ora non c’è più, ma voglio immaginarlo felice di sapere del ritorno di Giannone e di sapere che sarà tumulato nello stesso Cimitero in cui anche lui riposa. Per desiderio della moglie, maestra Irma Vandelli, tutto il materiale di ricerca su Pietro Celestino Giannone del preside Nino Manfredini è stato catalogato e donato alla nostra Biblioteca Comunale e sarà a disposizione degli studiosi. Ricordo pure che, fra tutte le biblioteche della Provincia, la nostra è una delle pochissime che detiene il vanto di possedere l’Enciclopedia Mazziniana”.

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E l’assessore annuncia: “Nei prossimi giorni sarà realizzato il monumento funebre che ospiterà i resti del nostro Giannone, contestualmente alla già avviata riqualificazione dell’area del Cimitero destinata alle inumazioni. Approfitto per comunicare, inoltre, che stiamo organizzando una Giornata di Studi su Giannone, che coinvolgerà docenti universitari, biografi e studiosi del suo pensiero e della sua opera e che questo appuntamento si terrà a ridosso dell’inaugurazione del monumento. Sempre nello stesso periodo sarà collocato un busto di Giannone anche nella scuola primaria. Per decenni questo busto ha trovato collocazione nell’ufficio del Preside della nostra scuola demolita nell’ottobre 2012. Recuperato e salvato dal terremoto, intendiamo, in questa circostanza, offrirlo alle generazioni più giovani quale esempio di amore per la patria, di poeta, di semplice uomo, di concittadino”.

 

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