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Punto nascita, il sindaco Benatti: “Il lavoro di squadra ha pagato”

da | Ott 7, 2017 | Mirandola | 0 commenti

Sull’ok dato dal Ministero della Salute nei giorni scorsi al punto nascita di Mirandola è intervenuto anche il sindaco Maino Benatti che ha affidato ad un comunicato stampa la soddisfazione per il risultato ottenuto:

“Accogliamo con grande soddisfazione la notizia che il punto nascita dell’ospedale di Mirandola rimane aperto, grazie all’impegno costante e silenzioso dell’Amministrazione comunale, al lavoro professionale e appassionato del personale del reparto, agli investimenti effettuati in questi anni dall’Ausl di Modena, attraverso anche le donazioni, e alla preziosa collaborazione del volontariato”.

“Il ministero – prosegue la nota del Sindaco – ha “certificato” quello che noi sapevamo già, ovvero che Mirandola e l’Area Nord sono in piena fase di ricostruzione e quindi non è possibile valutare questo punto nascita come quello di altre realtà. Ciò detto, non era affatto scontato che il reparto raggiungesse l’attuale livello di qualità. Dopo il terremoto i parti sono cresciuti perché Ausl, Comune e Regione hanno puntato sulla riqualificazione e l’ammodernamento del servizio, con la completa ristrutturazione e riorganizzazione dello stesso nel 2013, e perché il personale del punto nascita ha creduto alle nostre promesse e nel nostro progetto, mettendoci “anima e cuore”, e spendendo idee e passione, oltre che lavoro quotidiano. Questa è la prova che le polemiche fini a se stesse non servono a nulla e che la nostalgia per modelli di ospedale “anni Ottanta” non porta da nessuna parte; perché in una sanità moderna non è il numero dei posti letto a rende efficiente ed efficace un reparto, ma la dotazione tecnologica, la professionalità del personale e gli standard di qualità e sicurezza”.

“Noi – conclude Benatti – continueremo a lavorare per implementare il punto nascita e per tornare a superare la soglia dei 500 parti, anche attraverso iniziative innovative di informazione nelle scuole e nelle aziende del territorio. I cittadini devono continuare ad avere fiducia nel nostro ospedale”.

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