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Come funziona, quali sono i requisiti d’accesso, come fare per ottenerlo. Parte la campagna informativa sul Reddito di solidarietà, lo strumento voluto, ideato e introdotto dalla Regione Emilia-Romagna, che lo finanzia con 35 milioni di euro l’anno.

Si chiama “Tutti responsabili” ed è rivolta principalmente alle persone in grave difficoltà economica in possesso dei requisiti necessari per accedere al sussidio – reddito Isee inferiore ai 3.000 euro e residenza in regione da almeno 24 mesi – che sarà assegnato attraverso una carta acquisti prepagata (di valore variabile da un minimo di 80 a un massimo di 400 euro mensili, a seconda del numero dei componenti delle famiglie).
La campagna si rivolge anche a tutti coloro che lavorano in questo ambito e desiderano conoscere più da vicino il Res: ad esempio gli operatori dei servizi sociali pubblici o del terzo settore, i volontari e chiunque voglia accompagnare un conoscente o un parente in stato di bisogno verso questa nuova opportunità. 20 mila le famiglie potenzialmente interessate su tutto il territorio regionale.

Sul sito www.regione.emilia-romagna.it/ res sono disponibili tutte le informazioni sul Res: a chi rivolgersi per inoltrare la domanda, cosa significa aderire ad un progetto personalizzato di attivazione sociale e inserimento lavorativo, qual è il percorso obbligatorio da seguire per ottenere, e soprattutto mantenere, il contributo economico.  Sul portale, inoltre, si possono scaricare i materiali informativi cartacei già a disposizione dei cittadini negli sportelli sociali dei Comuni dell’Emilia-Romagna: opuscoli, locandine, manifesti.

“Tutti responsabili” è lo slogan o, come viene definito nel gergo pubblicitario, l’head-line della campagna, che richiama il significato stesso del Reddito di solidarietà: un’assunzione di responsabilità da parte di istituzioni e cittadini nel sottoscrivere l’impegno a svolgere determinate attività. In particolare: mantenere i contatti con i servizi sociali; dedicarsi in modo assiduo alla ricerca del lavoro e accettare eventuali offerte; partecipare a corsi di formazione o riqualificazione professionale; mandare i figli a scuola, tutelare la propria salute e quella degli altri componenti della famiglia (azioni di prevenzione e cura).
Altro elemento della campagna è il logo veicolato mediante alcuni strumenti editoriali, come l’opuscolo e le locandine, pensati prevalentemente per un’informazione di base rivolta ai potenziali destinatari. Il logo contiene la freccia del simbolo “exit” a suggerire il concetto di Res come via d’uscita dalla povertà.

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