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Ho conosciuto un personaggio particolare. Al nuovo bar Secret di San Prospero

da | Nov 28, 2017 | San Felice sul Panaro, San Prospero, LE NOSTRE AZIENDE - I redazionali | 0 commenti

La telefonata della Manu è di quelle che sanno sapientamente irretirti nella curiosità: “Devi assolutamente venire, ti devo presentare una persona speciale. Vieni“. E così si parte alla volta di San Prospero, per visitare un locale in ristrutturazione sulla Canaletto, poco distante dalla zona degli alberghi. Impalcature e operai, però, non disturbano la comprensione di quello che sarà il bel posto, il posto speciale, che sta sorgendo a bordo della statale.
Chiamarlo “bar” è di certo riduttivo, è più un museo informale di opere d’arte uniche dove ci si può accomodare e vivere un’esperienza. Creatore di tutto questo è Fabrizio Cattabriga, medollese classe 1951. Artista di lungo corso, restauratore di chiese e designer di posti à la page, sua la firma su una trentina di locali in tutta Italia tra cui L’Opera a Cavezzo, il Guenda a Carpi, il Kitsh sede di Medolla e sede di Finale Emilia. 

Ma chiediamo a lui stesso. Preferisci essere definito un artista o un arredatore?
Un artista. Il talento e l’abilità non si lasciano ingabbiare come è necessario che avvenga per un arredatore. Se il talento è alto è sorretto dalla libertà, altrimenti scompare.

Come è nato questo filone di arredatore nella tua carriera da artista, così estroso e capace di cavalcare Pop Art Espressionismo astratto, Arte Concettuale, Action Painting?
E’ ormai dal 1985 che mi occupo di locali. Ho iniziato perchè da giovane coi quadri si guadagnava poco, poi ci ho preso gusto e ho continuato anche quando le quotazioni delle mie opere sono salite.
Maneggiare le luci, sperimentare materiali, consigliare ai clienti prodotti gstronomici. Sono un’esteta in senso kantiano.

Ma non c’è solo questo nel tuo nuovo locale Secret: vedo capacità di accoglienza, ricerca della qualità, le proposte di buona musica… Più in generale, questo bar ristorante mi pare un contenitore studiato per garantire il miglior comfort non solo fisico, ma mentale e, come dici tu, estetico. 
Ho girato tutto il mondo e so bene cosa cerco in un locale pubblico: non solo mangiare bene, ma essere accolto, bere bene, ascoltare musica di qualità. E qui c’è spazio anche per la fantasia e per la rappresentazione – le vedi sui muri – di quei momenti di trasgressione che ognuno di noi ha. 

“Un viaggio tra sapori unici e arte”, definisci il suo bar, scegliendo sapientemente le parole come sapientamente sai scegliere materiali e prodotti, che sia cibo, che sia pittura. Cosa si mangia in questo posto così speciale?
Noi lavoriamo i prodotti della Menù. Non partiamo da zero, ma dai semilavorati industriali.

Scelta coraggiosa da dichiarare, come mai?
Perchè solo i procedimenti industriali garantiscono la migliore igiene e sicurezza alimentari. Non è vero che “fatto in casa” è migliore. Sai quante cacche di mosca ci mangiamo coi tortellini della zia? Ecco, questo nelle industrie alimentari non accade. Poi parliamo della Menù di cui è arcinota la qualità, e avendo sede qua dietro… è davvero a chilometro zero.

Sulla cucina, intesa proprio come spazio fisico, avete investito molto. 
Si, garantiamo condizioni igieniche altissime, l’ambiente è particolarmente curato e tutte le tecnologie sono studiate per preservare il prodotto da ogni minima contaminazione. La professionalità di chi gestisce si vede dalla cura dei prodotti.

E questa cucina cosa preparerà?
Colazione da hotel 5 stelle, abbondante e con scelta. Pranzo, cene e dopocena che mai e poi mai tireremo fuori dal freezer. Tutto preparato sul momento. Menù, a seconda della stagione e della fantasia della cuoca. Apertivo non a buffet (per questioni igieniche) ma preparato per ciascuno in cucina.

Il caffè?
A ogni ora. Ho scovato un fornitore speciale, una torrefazione giù nelle Marche, che non solo produce caffè, ma ha anche studiato una macchina del caffè su misura. Da provare.

Il cliente tipo?
Chi vuole una esperienza e chi sa farsi guidare nella scelta. Il bere, ad esempio. Qui non si trova la Red Bull, perché spendendo uguale si può bere bene, prodotti di qualità. Scelgo personalmente il meglio dalle cantine che visito.

E la musica?
Stesso discorso: mangiare bene, bere bene e ascoltare buona musica è doveroso.
Il benessere passa dalla sonorità giusta che mette in equilibrio la materia, l’intelletto e il sentire. 

Si farà musica da vivo?
Tengo a disposizione degli amici che mi verranno a trovare un sax, una tastiera e una chitarra. In estate monteremo fuori un palco dove fare musica, danza e prosa.

Wi fi?
Si

Maxischermo per le partite?
No

Apertura mercoledì 29 novembre 2017 ore 6.30

Secret 

*una zona nella mente*
Via Canaletto 109/f
S.Prospero -MO-

“Le nostre aziende”: inserto redazionale a cura di SulPanaro.net

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