Venerdì 17 novembre la prefetta di Modena Maria Patrizia Paba ha incontrato i consiglieri provinciali di Uniamoci Antonio Platis e Marco Caiumi che nei giorni scorsi avevano denunciato una situazione fuori controllo dell’accoglienza dei richiedenti asilo in provincia.
A darne notizia è un comunicato della Prefettura.
La prefetta Paba ha fatto il punto sulle azioni messe in campo e, riferisce la nota , “ha sottolineato l’obbligo per i richiedenti asilo della frequenza di corsi di lingua italiana e del rispetto dei principi e valori del nostro ordinamento e della nostra società”. Inoltre, la Prefetta ha ricordato come “la partecipazione dei richiedenti asilo a lavori di utilità sociale nella provincia di Modena è numericamente rilevante e in crescita sia per numero di adesioni sia per ricchezza di iniziative a vantaggio della collettività. Non è mancato, inoltre, un cenno alle costanti verifiche ispettive sui centri di accoglienza, anche in collaborazione con AUSL, Vigili del Fuoco e Amministrazioni comunali”.
La ricetta della Prefettura è strategie di integrazione da un lato e controlli dall’altro sono alla base della coesione sociale e della sicurezza delle collettività.
“Quanto a coloro che dal 2014, all’inizio delle operazioni umanitarie – precisa la nota – sono usciti dai Centri di accoglienza, per essi sono cessati l’alloggio e l’assistenza assicurati dai gestori per conto della Prefettura, con i conseguenti oneri, ma non si è interrotta la procedura, ed il relativo interesse del migrante, per il riconoscimento dell’asilo presso la Commissione Territoriale per la protezione internazionale”.
Infine, la Prefetta ha sottolineato come tutti coloro che rientrano nel sistema dell’accoglienza gestito, presidiato e controllato dalla Prefettura “ne hanno i requisiti o perché hanno presentato domanda d’asilo e sono in attesa della convocazione della Commissione o perché, ricevuto il diniego, hanno presentato ricorso e sono in attesa della decisione dell’Autorità Giudiziaria”.
L’incontro si è concluso con la conferma della disponibilità da parte della prefetta Paba “a possibili nuovi incontri, utili a fornire illustrazione e chiarimento”.
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