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L’assessore affitta la sua casa ai richiedenti asilo, il M5S chiede le dimissioni.

da | Gen 2, 2018 | Carpi, In primo piano | 0 commenti

L’assessore affitta la sua casa ai richiedenti asilo, il M5S chiede le dimissioni di Cesare Galantini che è in giunta a Carpi con il sindaco Bellelli. A stretto giro arriva la replica di Galantini: “Sono in totale buona fede, l’emergenza era pesante. Solo strumentalizzazioni in vista delle elezioni”

L’ACCUSA DEI 5 STELLE

‘Alla base della richiesta di dimissioni – spiega una nota del Movimento di Carpi – ci sono le critiche avanzate dai condomini e dall’amministratrice condominiale di una palazzina a Fossoli nella quale l’assessore Galantini ha concesso di creare, presso un appartamento di sua proprietà di quella palazzina, un centro di accoglienza gestito dalla cooperativa sociale Caleidos nel quale sono inseriti da agosto sei richiedenti asilo, senza preventiva comunicazione ai condomini. La protesta dei residenti era già apparsa in una lettera pubblicata sul numero di Voce del 7 dicembre 2017 (senza citazione del proprietario del locale) ed era rivolta contro la cooperativa sociale Caleidos che aveva provveduto alla sistemazione, evidentemente con il pieno accordo del proprietario dell’alloggio, ma soprattutto senza dare a loro alcuna informazione, che ora lamentano l’eccessiva rumorosità provocata dai nuovi arrivati , oltre a sospettare, pur senza attribuire responsabilità dirette e mancandone le prove, traffici di accessori di biciclette che prima del loro arrivo non avvenivano e che anche in quei giorni della denuncia stavano ritornando ad esserci. Nessuno, a quanto pare, né Polizia di Stato né la Municipale, alle quali i residenti si erano rivolti per avere un minimo d’informazioni, erano al corrente della sistemazione, anche se Caleidos replica che una volta avvisata la Prefettura, non era tenuta ad informare nessun altro’.

‘Ed è questo il punto cruciale della situazione: il proprietario di questo locale è un assessore comunale che ha avuto un comportamento di cattivo” vicinato’, di educazione civica e di conflitto d’interessi viste le deleghe che sta gestendo, il quale non porta all’attenzione della città e del Consiglio comunale questa richiesta del Prefetto, e non segnala nemmeno alla polizia municipale la presenza dei richiedenti Asilo, è evidente un conflitto di interessi in qualità di assessore nella delega della polizia municipale e della sicurezza. Già alla nostra richiesta accesso agli atti inerente alla gestione affitti per tutti i progetti Sprar e Mare Nostrum di cui abbiamo avuto risposta il 3 novembre in Terre d’Argine, non ci viene fornita alcuna menzione in merito all’appartamento dell’assessore (ricordiamo, i richiedenti asilo erano già presenti nell’appartamento da agosto) – continuano i 5 Stelle -. A questo punto è da chiedersi: ma l’amministrazione lo sapeva e non ce l’ha voluto dire oppure non lo sapeva e l’assessore non ha informato alcun ufficio, persona o ente se non solamente la Caleidos? Sta di fatto che una omissione nella risposta è un ‘falso in atto pubblico ‘ di cui non solo l’Assessore è responsabile, ma si evidenzia il conflitto di interessi della situazione e si chiedono le immediate dimissioni dell’assessore Galantini’.

LA REPLICA DELL’ASSESSORE GALANTINI

“Richiesta di dimissioni infondata, figlia dell’approssimarsi delle elezioni”

“Rivendico la mia totale buona fede, per mia convinzione politica e in un momento in cui l’emergenza profughi si faceva pesante, nella scelta di aver deciso di affittare nell’agosto scorso alla cooperativa Caleidos un appartamento per dare una risposta alla domanda di accoglienza nella nostra città”. L’assessore Cesare Galantini replica alle dichiarazioni contenute nella mozione di sfiducia che i consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle hanno presentato nei giorni scorsi e che chiede le sue dimissioni.

“Un atto, quello di mettere a disposizione della cooperativa Caleidos un appartamento di mia proprietà, che è maturato in un’ottica di servizio e non per lucrare. Non mi è chiaro poi quale sia l’illecito che mi viene contestato dal Movimento 5 Stelle visto che il contratto di affitto è regolare ed è stato firmato da me e dalla cooperativa Caleidos (il tutto senza oneri per il Comune di Carpi), che non si è mai sottratta a contatti con l’amministratore condominiale e gli altri condomini. I problemi segnalati dalla nota stampa odierna del Movimento 5 Stelle sono quelli tipici della vita condominiale e assieme ai mediatori culturali che seguono questi sei richiedenti asilo sono stati via via affrontati e a mio parere risolti. Rigetto totalmente poi l’accusa che esista un conflitto d’interessi tra le mie deleghe istituzionali e il mio ruolo di affittuario e di aver mancato di segnalare questa situazione. In conclusione non ritengo assolutamente fondata la richiesta di dimissioni, figlia di una strumentalizzazione di un tema come quello dell’accoglienza dei profughi che richiama l’approssimarsi delle elezioni politiche del 4 marzo prossimo”.

L’amministrazione comunale di Carpi rigetta inoltre ogni accusa di falso ed omissione imputabile ai servizi dell’Unione delle Terre d’Argine che hanno dato invece puntuale riscontro nei termini a quanto ha chiesto il Movimento 5 Stelle.

 

 

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