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Mirandola, via Case Popolari: l’indirizzo che imbarazza i residenti

da | Gen 11, 2018 | In Primo Piano, Mirandola, San Felice sul Panaro | 0 commenti

A Mortizzuolo, frazione di Mirandola, via Case Popolari imbarazza più di un residente per quel toponimo che viene associato nell’immaginario collettivo ad un’area socialmente debole.

Da anni, però, quelle case cui fa riferimento il nome della via non esistono più anche se è capitato che alcune persone residenti abbiano subito discriminazioni in sede di colloqui di lavoro proprio per quel nome e per come ancora viene percepito.

Da qui la richiesta di cambiare il nome, magari intitolando la via ad un partigiano o ad una donna così poco considerate nella toponomastica delle nostre città, inviata al Comune, che, però, in una lunga e dettagliata risposta, ha motivato le ragioni del no.

È vero che l’assegnazione o la variazione della toponomastica comunale spetta alla Giunta, ma il controllo spetta al Ministero dell’Interno e, in caso di modifica, alla Soprintendenza ai beni architettonici e paesaggistici.

Il Comune ne fa anche una questione di interesse pubblico, in quanto cambiare il nome di una strada potrebbe comportare disagi a quanti vi abitano e alle attività che lì hanno la sede legale. Questo vuol dire che dovrebbero modificare tutti i riferimenti sulla documentazione e alcune di queste pratiche potrebbero avere anche un costo.

Sulla questione in particolare, il Comune precisa che quella denominazione deriva dalla realizzazione nel 1942 degli edifici che hanno poi dato il nome alla via e che quel nome “non vuole far riferimento all’attuale destinazione di tali edifici, ma rimanda alla loro realizzazione e alla memoria che di essa rimane nella frazione”. Dunque, un toponimo che rimanda ad un evento storico come, continua la lettera, per altre vie “quali: “Baraccone”, “Ca’ Vecchia”, “del Macello”, “Diavolo”, “Malvista”, “Pezzetta”, “Pitoccheria”, che aldilà del loro gradimento personale, rappresentano la memoria di eventi o situazioni storiche del nostro territorio”.

Se il nome di via Case Popolari dovesse essere cambiato si tratterebbe del primo caso a Mirandola creando così un precedente storico che a quanto pare il Comune non ha intenzione di sostenere. Fino ad ora – come ricorda anche la lettere del Comune – la Prefettura e la Soprintendenza hanno autorizzato soltanto una parziale intitolazione di via o piazza, come nel caso di via Fogazzaro/via Lino Smerieri, via San Faustino/via Montorsi, piazza Marconi/piazza Castello.

Per ora la questione finisce in un nulla di fatto.

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