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Pedofili nella Bassa, lo psichiatra alle 4 vittime che confermano gli abusi: “Attenti ai falsi ricordi”

da | Gen 30, 2018 | Finale Emilia | 0 commenti

“Attenti ai falsi ricordi” così lo psichiatra Camillo Valgimigli commenta la lettera di 4 delle 16 vittime che furono tetimoni di accusa del caso giudiziario sui pedofili della Bassa, lettera consegnata alla stampa dal loro avvocato. Nella missiva i 4 confermavano gli abusi subiti da bambini, ricordando che il procedimento giudiziario si è concluso con tante assoluzioni, ma anche con sentenze definitve di colpevolezza.

Lo psichiatra entra però nel merito dei ricordi dei bambini, oggi uomini e donne adulti. Ecco cosa scrive Valgimigli.

Non sono affatto stupito dal contenuto della lettera che un avvocato ha fatto pervenire ai media senza rivelare l’ identità dei quattro presunti autori .

Possiamo fare illazioni su chi siano, visto che non l’hanno firmata, ma la sostanza non cambia.

Esiste una sterminata letteratura scientifica sulle “implanted memories”, ovvero sui “falsi ricordi” relativi a fatti mai accaduti che assumono la stessa rilevanza, per il soggetto, dei ricordi veri.

Se ne conosce bene anche la genesi. Abbiamo avuto più recentemente il caso dei bambini di Rignano Flaminio ed ancor prima il caso delle scuole materne di Brescia.

Si conosce altrettanto bene la cosiddetta “Sindrome di Stoccolma”, ovvero quel fenomeno che porta la vittima a sviluppare un legame affettivo verso chi è responsabile della sua vittimizzazione.

Non possiamo che essere lieti di come i firmatari della lettera abbiano realizzato un buon adattamento nonostante i ricordi di fatti tremendi che li avrebbero riguardati, di essere stati sottoposti a torture, di avere assistito a plurime e truculente  uccisioni di bambini: ricordiamo che una tra i quattro figli sottratti ad una coppia di genitori scagionati da ogni accusa, dopo un lungo iter giudiziario (chissà, magari uno dei firmatari della lettera…) aveva raccontato, fra l’altro, un episodio di violenza con una frasca all’uscita da scuola, dopo il suo allontanamento dalla famiglia.

Un fatto che il processo ha radicalmente escluso sia mai avvenuto. Questi ex bambini hanno di certo il diritto di vivere il più serenamente possibile la vita che sono riusciti a ricostruire.

Nulla cambia pertanto riguardo la forza e la pertinenza degli argomenti che abbiamo proposto e continueremo a proporre per arrivare ad una corretta rilettura di quegli eventi e delle loro drammatiche ripercussioni sull’intero tessuto sociale.

Camillo Valgimigli – Psichiatra

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