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Un argine artificiale per far allenare i volontari di Protezione Civile

da | Gen 11, 2018 | In Primo Piano, Concordia | 0 commenti

Sarà una palestra naturale per “allenare” i volontari di Protezione civile di tutta la provincia di Modena, da Mirandola a Nonantola, da Cavezzo a Finale Emilia passando per Ravarino, Medolla, San Prospero, Concordia, San Possidonio… i quali potranno affrontare con la massima preparazione ed efficienza le emergenze idrich. Si tratta delll’argine artificiale che, entro i primi giorni di febbraio, sorgerà nell’area del Centro unificato di Marzaglia sulla base del progetto approvato nei giorni scorsi dalla Giunta del Comune di Modena su proposta dell’assessore all’Ambiente e alla Protezione civile Giulio Guerzoni.

Realizzata, spiega una nota del Comune di Modena, grazie a un contributo di 6 mila euro della Regione Emilia Romagna, la struttura riproduce un argine di tipo classico per il territorio modenese e misurerà una trentina di metri alla base e circa 24 sulla sommità per un’altezza di tre metri. I circa 800 metri cubi di terra necessari per costruirlo saranno forniti dall’impresa aggiudicataria dei lavori.

L’argine artificiale, un’innovazione in questo ambito che sarà a disposizione di tutto il Sistema di protezione civile della provincia di Modena, sarà attrezzato per ospitare contemporaneamente tre diversi scenari di emergenza idrica: nel primo, grazie all’installazione di una vasca per lo scorrimento dell’acqua, verrà simulato il ribassamento dell’argine e la conseguente fuoriuscita dell’acqua in modo da permettere ai volontari di addestrarsi nella realizzazione di un manufatto di contenimento composto da sacchetti di sabbia. Il secondo scenario, alla base dell’argine, simula un fontanazzo da circoscrivere, anche in questo caso, con sacchetti di sabbia fino a mettere in sicurezza l’area. Nell’ultimo scenario si prevede invece il varo di un telone sulla sommità dell’argine in modo da simulare la chiusura artificiale di un’erosione che potrebbe creare un’apertura passante e di conseguenza la possibile rottura dell’argine stesso.

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