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Sicurezza stradale, al via il monitoraggio dei punti più pericolosi

da | Feb 3, 2018 | Cronaca | 0 commenti

Presieduta dalla Prefetta di Modena Maria Patrizia Paba, si è svolta una riunione dell’Osservatorio provinciale per la Sicurezza stradale, organismo composto dal Comandante della Polizia Stradale, e da rappresentanti dell’Arma di Carabinieri, della Provincia, della Polizia Municipale di Modena, della Motorizzazione Civile, dell’ANAS, dell’Automobile Club, e dai presidenti delle Associazioni “Vittime della Strada” e “Giovani Vittime della Strada”.

La nota della Prefettura

            Nel corso dell’incontro un funzionario del Servizio statistico della Regione Emilia Romagna, invitato per la circostanza, ha illustrato ai componenti del Tavolo il sistema “Mister”. Si tratta di un programma di raccolta e catalogazione e indicazione georeferenziata degli incidenti stradali avvenuti nel territorio regionale, realizzato in collaborazione con l’ISTAT e i Ministeri competenti, che viene alimentato dalle Forze di polizia nazionali e locali e che consente una lettura ragionata dell’andamento della sinistrosità sulle strade con possibilità di gestione ed elaborazione dei dati.

L’accreditamento al sistema, che sarà fornito quanto prima dalla Regione agli enti istituzionali partecipanti all’Osservatorio, permetterà di svolgere analisi e valutazioni circa il grado di rischio dei singoli tratti viari, allo scopo di modulare e indirizzare le azioni di vigilanza e controllo e, nel contempo, intervenire su eventuali aspetti strutturali, come l’illuminazione o il tracciato, per innalzare i profili di sicurezza.

È stato altresì concordato di sviluppare ulteriormente il tema della educazione stradale e del rispetto delle condotte di guida, soprattutto per scoraggiare l’impiego di telefoni, smartphone e tablet o apparecchi tecnologici, il cui uso risulta essere la causa principale di incidenti stradali.

A tale riguardo l’obiettivo è quello di mettere a fattor comune le azioni in buona parte già svolte singolarmente da alcuni dei partecipanti al tavolo, per rendere omogenee e coordinate tali iniziative offrendo, inoltre alle Autorità Scolastiche iniziative per diffondere e trasmettere tra gli studenti, soprattutto di secondo grado, la cultura della sicurezza e dell’autoprotezione, sottolineando il rischio di conseguenze gravissime che possono causare comportamenti ritenuti apparentemente e superficialmente innocui.

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