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La stazione di Mirandola fa scuola. Trenitalia la sceglie come best practice

da | Mar 26, 2018 | In Primo Piano, Mirandola | 0 commenti

La stazione di Mirandola fa scuola. Trenitalia la sceglie come best practice, come esempio del modo migliore in cui è possibile recuperare spazi come le stazioni ferroviarie.

Il riconoscimento arriva dall’inserimento della stazione di Mirandola nel volume “Stazioni ImpresenziateUn riuso sociale del patrimonio ferroviario”, presentato Milano durante Fa’ la cosa giusta!, la fiera del consumo consapevole e degli stili di vita sostenibili.

Il libro

A raccontarlo, Ilaria Maggiorotti, responsabile asset immobiliari di Rete Ferroviaria Italiana, che ha raccolto i i casi più virtuosi, circa 90 stazioni in 18 regioni italiane. Esempi concreti di come l’assegnazione di questi spazi ha generato esperienze con impatti importanti, sul territorio, in ambito sociale. Questo nuovo modello di gestione degli immobili garantisce, tra l’altro, il presenziamento degli edifici e la loro rigenerazione anche in termini di riqualificazione architettonica e decoro.

Cinque, in Emilia Romagna, i casi portati ad esempio. Si tratta delle stazioni di Caorso (PC), Mirandola (MO), Sasso Marconi (BO), Solarolo (RA) e Rimini Viserba (RN).

Negli scali ferroviari interessati trovano spazio molteplici attività: da quelle svolte dall’arma, polizia municipale e protezione civile, a quelle dedicate ai giovani, alla cultura e allo sport, alle quali si aggiungono i progetti di promozione del turismo, protezione dell’ambiente e tutela dei diritti e della solidarietà.

 La nuova vita della stazione di Mirandola

(Abstract dal libro) Quando si parla di terremoto, è naturale che ci si concentri sulle persone: chi ha perso la casa, chi non può entrarci a causa dei danni, chi non può più lavorare perché fabbriche, scuole e uffici sono inagibili. Raramente si pensa, però, alla vita associativa, che è un importante sostrato che anima e tiene vivi gli oltre ottomila comuni che si contano nel nostro Paese. Insieme a case e luoghi di lavoro, anche le sedi delle associazioni, le palestre, i laboratori, subiscono danni, e il loro ripristino di solito prevede tempi più lunghi che per gli altri edifici, che avendo maggiore priorità, sono messi in sicurezza o ricostruiti più celermente. Quando, nel maggio del 2012, il terremoto che colpì l’area di confine tra Lombardia, Emilia Romagna e Veneto, danneggiò gravemente Mirandola, la cittadina in cui si è individuato l’epicentro dell’ultima scossa significativa il 29 maggio 2012, anche molte sedi di associazioni sono diventate inagibili. Fortunatamente la stazione, un edificio del 1902 costruito secondo la tipica architettura ferroviaria dell’epoca, pur avendo subito qualche danno, ha mantenuto le condizioni di agibilità e ha potuto assumere un ruolo del tutto nuovo, diventando la nuova casa di molte associazioni mirandolesi.

“È stato davvero il terremoto a cambiare la percezione che in città si aveva della stazione – racconta la referente che, per il Comune di Mirandola, comodatario dell’immobile, ne cura la gestione. Essendo distante circa tre chilometri dal centro urbano, fino al 2012, gli spazi erano decisamente poco ambiti. Dopo il terremoto, però, la maggior parte delle sedi storiche delle tante associazioni cittadine è diventata inagibile e la possibilità di avere degli spazi ristrutturati e sicuri è stata colta come un’occasione unica”.

Gli spazi che sono a disposizione delle associazioni sono in due edifici distinti. Nel fabbricato viaggiatori al primo piano c’è un appartamento di quattro camere, mentre altri due vani sono disponibili in un edificio adiacente, al piano terra. Qui, oltre alla Commissione Elettorale Circondariale e al Comitato Frazionale, che hanno uno spazio riservato, si alternano la locale sezione di Enalcaccia, l’A.S.D. Moto Club Spidy, la Onlus Isola del Vagabondo, l’Associazione Buon Samaritano e il Corpo Guardie giurate ecologiche volontarie. Queste sale possono essere richieste anche da privati cittadini, ad esempio per le riunioni condominiali. Nell’altro appartamento convivono la UNUCI – Unione Nazionale Ufficiali in congedo d’Italia, l’ANFI – Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia, l’Associazione La Nostra Mirandola Onlus, un gruppo che coniuga la solidarietà alle iniziative culturali e di preservazione delle tradizioni locali, che in stazione organizza un corso di intaglio del legno, e l’Associazione Multiverso, specializzata nel gioco: da quelli da tavola, a quelli di ruolo e virtuali. La stazione appare oggi, quindi, come un luogo di scambio e di incontro tra mondi decisamente

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