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Cacca sui muri, parla la Kyenge: “Rapporti coi vicini eccellenti, verifichino forze dell’ordine”

da | Apr 16, 2018 | Cronaca | 0 commenti

Nuova puntata della vicenda della cacca sui muri della casa dell’ex ministra Kyenge a Gaggio, vicenda interpretata a caldo come un gesto di odio e razzismo ma poi ridimensionata a dispetto di un vicino inalberato perchè il marito della Kyenge non avrebbe raccolto le deiezioni del suo cane lasciandole sulla pista ciclabile. Tutto è avvenuto nella notte tra venerdì e sabato.

Ora parla la ex ministra che oggi è deputata al Parlamento Europeo, ecco cosa dice:

“Mi sento in obbligo di inviare questo comunicato a seguito dell’informazione diffusa dalla stampa, relativa a presunte liti di vicinato che avrebbero portato qualcuno dei nostri vicini a compiere episodi delittuosi di spargimento di escrementi sui muri e sui cancelli della nostra casa. Sono a confermare, per quanto riguarda la mia famiglia, il buon rapporto che intratteniamo con i nostri vicini, molti dei quali vivono insieme a noi dalla nascita di questa zona residenziale di Gaggio, intrattenendo fin dal primo giorno rapporti eccellenti con noi. A memoria mia e di tutta la nostra famiglia, non abbiamo ricordo di liti con i nostri vicini e non abbiamo il sospetto che qualcuno, nel nostro quartiere, possa avercela con noi in generale, ed in particolare a proposito del nostro cane Zibi, tanto da raccogliere presunti escrementi di quest’ultimo in giro e rilanciarceli sui muri e sui cancelli. Il “vicino anonimo”, evocato da un giornale, che avrebbe raccolto escrementi di un cane presso il proprio domicilio, o lungo la strada, avrebbe rigettato contro il nostro muro escrementi di cui è l’unico a conoscerne l’origine. Mi pare, dunque, un tentativo di attribuire al nostro cane le responsabilità di un gesto d’odio compiuto proprio contro di me e la mia famiglia. Queste nuove interpretazioni emerse oggi mi addolorano ulteriormente, essendoci sempre comportati correttamente con i nostri vicini. Come già detto, ho sporto regolare denuncia presso le autorità competenti, e intendo lasciare a loro la decisione di intraprendere accertamenti ed indagini affinché le responsabilità siano stabilite sulla questione. Nel frattempo, nonostante il tentativo di demoralizzazione che ne è conseguito, raccolgo le forze per portare avanti il mio lavoro, certa che l’inclusione e la successiva coesione sociale siano valori fondamentali per la vita di tutti noi cittadini italiani. Abbasso l’odio!”

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