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Furto nella casa di accoglienza di Medolla, Paideia: “Per educare serve denunciare, qui nessuno è connivente”

da | Apr 23, 2018 | In Primo Piano, Medolla | 0 commenti

In merito all’articolo sul furto avvenuto alla Comunità per minori di Medolla, uscito su Il Panaro.net in data 21 aprile 2018, la Cooperativa Paideia che gestisce la comunità “La favola mia” desidera spiegare alcune importanti dinamiche che non sono emerse da quanto pubblicato.

La denuncia del furto di un telefono cellulare, avvenuto internamente alla comunità, è stata fatta ai Carabinieri direttamente dalla Cooperativa Paideia, nell’ambito di un percorso educativo alla legalità e al corretto vivere civile che cerchiamo di attuare ogni giorno con i minori ospiti.
Nell’educare i ragazzi, purtroppo a volte dobbiamo arrivare anche a denunciare perchè non possiamo essere conniventi con loro quando compiono azioni che vanno oltre la legalità.
Tutti i giorni l’equipe di educatori di paideia svolge  questa attività di recupero sociale e di costruzione di sane relazioni per questi ragazzi minorenni che vivono situazioni di grave difficoltà personale, abbandono e carenza affettiva. Il lavoro è svolto in stretta sinergia con i Servizi Sociali del territorio e chiedendo anche la collaborazione delle altre realtà locali come il volontariato, importanti per creare nuove opportunità per i ragazzi. In questi mesi speriamo di poter realizzare progetti di volontariato che siano utili agli abitanti di Medolla e che possano dare una possibilità di integrazione ai ragazzi che accogliamo. Per il momento abbiamo progetti di carattere laboratoriale e di supporto alla caritas diocesana attivi sul territorio e nei comuni limitrofi, ma speriamo vivamente di implementarli.

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