Brutta avventura sabato 19 maggio a Mirandola per Maria Grazia Zagnoli, volontaria e referente di zona dell’Ant, l’Associazione nazionale tumori.
Poco prima di mezzanotte la donna è stata aggredita e rapinata nei pressi di via Castelfidardo da un uomo che le ha strappato la borsa contenente le donazioni raccolte durante la giornata al banchetto dell’associazione, oltre che denaro proprio ed oggetti personali. A soccorrerla una donna che stava portando a spasso il cane.
Sull’accaduto indaga la Polizia, ma intanto il Comune ha espresso solidarietà nei confronti di Zagnoli, molto nota in paese, attraverso un posto dell’assessore Roberto Ganzerli che così scrive criticando l’ordinanza Gabrielli, quella emanata dal capo della Polizia nei mesi scorsi sulla sicurezza negli eventi di piazza:
Non è possibile spendere migliaia di euro per installare reti alte 2,5 metri intorno al luna park con decine e decine di “pannettoni” di cemento armato a bloccare tutte le vie d’accesso della città per 5 giorni, pagare caro personale addestrato con il metal detector per controllare chi si metteva a sedere in aree recintate di massimo 200 persone per poi trovarsi scippati mentre si percorre una via del centro in tarda serata. C’è qualcosa che non va anche nel cercare di ottemperare a tutte queste prescrizioni e poi constatare che due organizzatori di eventi a Mirandola (svoltisi in questi mesi) per aver sbagliato un pezzo di una procedura si vedono recapitare una denuncia PENALE e relativa ammenda di 500 euro . C’è qualcosa che non va. Di questo passo, chi con la buona volontà e tanto sudore, cerca di tenere viva una comunità con eventi per tutti (soprattutto per le famiglie) viene messo nel mirino , passato ai raggi x e sanzionato per il minimo errore. Chi invece delinque spesso corre anche il rischio non solo di farla franca, ma che venga considerato come un evento residuale fisiologico. Così si svuotano le piazze dalla gente per bene e le si riempono di balordi.