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Manifestazioni di piazza e sicurezza, i sindaci chiedono incontro alla Prefetta

da | Mag 22, 2018 | In Primo Piano, Mirandola, Carpi, In primo piano, Cronaca | 0 commenti

L’aggressione ai danni di Maria Grazia Zagnoli sabato 19 maggio a Mirandola ha riaperto la questione dell’ordinanza Gabrielli, quella emanata dal capo della Polizia nei mesi scorsi sulla sicurezza negli eventi di piazza.

Già nei mesi scorsi i sindaci avevano mostrato perplessità in merito alle stringenti richieste del provvedimento e in alcuni casi, anche nel nostro territorio, alcune manifestazioni erano state annullate perché gli organizzatori non erano in grado di adempiere all’ordinanza.

Ora, però, il fatto di sabato scorso ha sollevato nuovi dubbi e i sindaci di Mirandola e di Carpi hanno chiesto un incontro alla prefetta Paba. Lo ha annunciato in una nota l’assessore mirandolese Ganzerli commentando l’aggressione ai danni dell’ex consigliera Zagnoli:

Non è possibile spendere migliaia di euro per installare reti alte 2,5 metri intorno al luna park con decine e decine di “pannettoni” di cemento armato a bloccare tutte le vie d’accesso alla città per 5 giorni, pagare caro personale addestrato con il metal detector per controllare chi si metteva a sedere in aree recintate con al massimo 200 persone per poi trovarsi scippati mentre si percorre una via del centro in tarda serata. C’è qualcosa che non va, anche nel cercare di ottemperare a tutte queste prescrizioni e poi constatare che due organizzatori di eventi a Mirandola (svoltisi in questi mesi) si sono trovati in grossa difficoltà per aver sbagliato un pezzo di una procedura.

E ancora:

Di questo passo, chi con la buona volontà e tanto sudore cerca di tenere viva una comunità con eventi per tutti (soprattutto per le famiglie) viene messo nel mirino, passato ai raggi x e sanzionato per il minimo errore. Chi invece delinque, spesso corre anche il rischio non solo di farla franca, ma che venga considerato come un evento residuale fisiologico. Così si svuotano le piazze dalla gente per bene e le si riempiono di balordi o peggio.

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