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“Dopo il terremoto tolti posti letto e disattese le promesse sull’ospedale di Mirandola”

da | Mag 23, 2018 | In Primo Piano, Mirandola | 0 commenti

MIRANDOLA- “Dopo il terremoto tolti posti letto e disattese le promesse sull’ospedale di Mirandola”. E’ dura, e fondata sulle carte delle missive scambiate con l’Ausl, l’accusa lanciata dal Comitato ‘Salviamo l’Ospedale’. Come spiega il portavoce del gruppo di cittadini Ubaldo Chiarotti. «Se c’era la sensazione che l’Ausl in occasione del sisma avesse tagliato i posti letto, oggi abbiamo le prove certificate, senza contare l’edificio ospedaliero: secondo il progetto avrebbe dovuto avere sette piani, invece è fermo a quattro».

Il riferimento alle prove certe di Chiarotti è il fatto che il Comitato ha posto una serie di domande al direttore della Sanità Massimo Annicchiarico girando poi le risposte ai consiglieri dell’Unione Area Nord. «Sono dati utili – dichiara Chiarotti – per fare una seria valutazione, a sei anni dal sisma, su quanto è stato promesso e mai mantenuto». Almeno per le risposte che sono state date. Non tutte le domande poste, infatti, hanno avuto risposta.

Il Comitato a febbraio ha chiesto chiarezza in particolare sui 68 posti letto che mancano all’ospedale di Mirandola. Attualmente sono 130 anziché i 198 previsti dal Pal di ottobre 2011. Poi riguardo la riduzione del numero di visite ortopediche concesse all’ospedale di Mirandola, e sul fenomeno dei pazienti della Bassa costretti, per avere visite in tempi ragionevoli, a spostarsi in  Lombardia e in Veneto.
Sui posti letto previsti e mai arrivati bisogna mettersi l’anima in pace L’Ausl, spiega Chiarotti «conferma la decisione in quanto dichiara che i posti letto ‘sono stati ridotti dopo il terremoto sulla base di decisioni di programmazione non sancite allora in nessun contesto’. Il sindaco di Mirandola Maino Benatti e gli altri dell’Area Nord non si sentono scavalcati e offesi? Mentre lottavano notte e giorno con gli enormi problemi del sisma qualcuno a Modena, comodamente seduto alla scrivania in via del Cantone 23, con l’assenso di Regione e Provincia, decideva i tagli sui cittadini terremotati dell’Area Nord, penalizzandoli ulteriormente».

Riguardo alla riduzione delle visite ortopediche, «l’Ausl non scrive il vero – osserva Chiarotti –  trenta giorni per una visita ortopedica all’ospedale di Mirandola sono pura fantasia: il sottoscritto, ad esempio, per la sua dovrà aspettare sei mesi». Il Comitato, «anche in merito alle risposte non date», chiede l’intervento dei consiglieri comunali dell’Unione».

Il materiale multimediale

Consegna dati migr pass ai cons com UCMAN 2018 All. 2_Mobilità modenesi_2014_2016_def All. 1_Mirandola – Occupazioni letto – Area Internistica_dato medio 3468302 risposta AUSL evidenziata

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