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In viaggio con avventura e low cost, i consigli della travel blogger Selly Gherardi

da | Mag 14, 2018 | In Primo Piano, Finale Emilia | 0 commenti

FINALE EMILIA – Un viaggio che non sia una semplice vacanza, ma che sia una esperienza piena di avventura e – perchè no – anche low cost. A dispensare consigli in materia dal suo sito c’è – tra un evento a Carrara e una valigia pronta per la Repubblica Domenicana – la blogger di viaggi, Selly Gherardi, origini lucane e finalese d’adozione con cui parliamo di tante cose in questa intervista.

Selly, perché hai avuto voglia di costruire un blog di viaggio?
Sin da ragazzina ho sempre voluto girare il mondo, frequentavo ragazze più grandi di me e quando mi raccontavano di essere tornare dall’America, dalle Maldive ecc, mi si illuminavano gli occhi. Ricordo di aver detto alle mie sorelle: “Quando sarò grande viaggerò anche io”. Ricordo anche vari episodi in cui chiedevo ai miei genitori il motivo di trascorrere le vacanze nel solito posto e che sarebbe stato bello provare a visitare posti nuovi. Mi sono tirata su le maniche e ho realizzato il mio sogno, la mia promessa: viaggiare.
Un giorno su facebook ho letto la storia di una travelblogger che ha trovato il coraggio di seguire le sue passioni e quindi ho deciso di buttarmi nel mondo del blogging e ne ho aperto uno.
Quali sono le aspirazioni di chi vive nella Bassa riguardo i viaggi?
La risposta più scherzosa è che sicuramente con tutta la nebbia che c’è l’aspirazione è di scegliere una meta tropicale. La risposta seria è che la Bassa è abituata a vivere in una piccola realtà di vita, spesso immersa nelle campagne. Penso che l’abitante standard voglia immergersi in luoghi, culture e contesti completamente diversi e differenti da quelli vissuti in provincia.

Secondo te gli abitanti della Bassa sono viaggiatori nell’animo?
In generale si preferisce essere turista piuttosto che viaggiatore. Sembrano sinonimi ma sono due cose completamente diverse. Il turista vede la vacanza come un riposo meritato da un lungo anno di lavoro stancante e stressante. I suoi occhi si posano sulle bellezze classiche del luogo che lo circonda e sulle comodità. Il viaggiatore, invece, necessita di stancarsi durante un viaggio, sa che starà per poco tempo in quel luogo e quindi si sforza di scoprirne ogni sua parte prima di rincasare. I suoi occhi sono sempre pronti a scrutare angoli nascosti, posti particolari ed immortalare tutto con la sua macchina fotografica. Non c’è nulla di male in nessuno dei due casi, ma penso che alla Bassa piaccia essere più turista che viaggiatrice.
Viaggiare è per tutti?
No. Penso che viaggiare significhi tante cose come: apertura mentale, spirito di adattamento, problem solving, rispetto dell’altro e tanta pazienza. Oggi come oggi, non riscontro moltissimo queste qualità nelle persone. Mi capita spesso durante i miei viaggi di sentire gente che pretende l’impossibile da una cultura a loro differente. Un esempio pratico: le mance.
Oppure la stanza di un albergo cinque stelle nelle isolette più lontane, dove invece è piùfacile trovare arredi semplici per cultura e aspetto economico.
Quale è la tua idea di viaggio?
La mia idea di viaggio è il tour, ovviamente sempre low cost. Penso che per utilizzare al meglio il mio tempo e i miei soldi, durante il mio soggiorno all’estero, sia utile organizzare vari spostamenti presso regioni o stati vicini per vedere più luoghi possibili. Ovviamente devi saper allenare l’occhio e la mente e catturare velocemente l’essenza di quel posto e di quella

cultura; qui mi rifaccio alla qualità dell’apertura mentale, prima menzionata. Più sono abituata ad essere aperta ai nuovi usi e costumi, più sarà facile per me capirne da subito gli aspetti più importanti da cui imparare qualcosa. Per restare in tema a breve partirò per un tour in Asia. Ho programmato in due settimane di vedere cinque diverse posti: Bangkok, Kanchanaburi, Kuala Lumpur, Phi Phi Island e Singapore.
E’ possibile oggi viaggiare senza spendere troppo?
Assolutamente sì. Il mio blog si rifà proprio a questa nicchia: viaggiare low cost! Il mio sogno è ispirare più persone possibili a viaggiare senza spendere un patrimonio e smentire l’idea che viaggiare sia solo per pochi. Ho da poco stretto una collaborazione con un tour operator che lavora solo con strutture disposte ad abbassare i prezzi agli anziani e alle famiglie. Ci sono moltissimi motori di ricerca per voli, autubus, hotel, ostelli, posti letto a bassissimi prezzi. Inoltre è possibile usufruire dello street food, ormai di moda in tutto il mondo, senza spendere troppi soldi in un ristorante. Lo street food rimarrà sempre la scelta migliore per spendere meno ed immergersi nei sapori e colori di una cultura a noi sconosciuta.
La paura del terrorismo: secondo te ferma chi vorrebbe viaggiare?
Purtroppo si. Mi è capitata di recente questa domanda anche da parte di alcune ex colleghe di lavoro, sopratutto quando vado in certi luoghi dove è più possibile aspettarsi un attacco. La mia risposta è: “Se subirò un attacco terroristico almeno morirò mentre sono felice, perchè starò viaggiando”. Non ho intenzione di farmi spaventare e di privarmi della cosa che amo di più al mondo. Sicuramente questa piaga sociale ha messo molta titubanza nel cuore dei turisti ma non nell’anima del viaggiatore; la mia.

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