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La Bassa si mobilita: sabato manifestazione antifascista a Carpi

da | Giu 21, 2018 | Carpi | 0 commenti

La Bassa si mobilita: sabato manifestazione antifascista a Carpi. Appuntamentoa lle ore 17 in piazzale Ramazzini dove partirà il corteo di solidarietà nei confronti dei 26  antifascisti condannati – con decreto penale di condanna, quindi senza processo – per quanto accaduto lo scorso agosto a Carpi,  sotto alla palazzina di via Carlo Marx che ospita un gruppo di richiedenti asilo. Ci furono scontri con militanti di Forza Nuova, anche a due di questi sono arrivati i decreti penali di condanna.

Alla manifestazione ci sarà anche il comitato di terremotati Sisma.12. “Sisma.12 aderisce convintamente alla manifestazione antifascista che si terrà sabato. Piuttosto che tornare a raccontare i fatti del 4 agosto scorso, vogliamo esprimere il nostro sconcerto per la condanna di singoli cittadini che, in quella occasione, hanno manifestato la propria contrarietà allo svolgimento di un presidio indetto da un’organizzazione che si ispira dichiaratamente al fascismo. Confessiamo anche che, in un periodo come l’attuale in cui sentimenti e atteggiamenti xenofobi e razzisti paiono sempre più tollerati, ci saremmo aspettati da un’amministrazione dichiaratamente antifascista come quella di Carpi, una forte presa di posizione. Infine, ci uniamo alla richiesta, fatta alle autorità preposte, di applicare le leggi dello Stato che rappresentano, vietando presidi e manifestazioni razziste o fasciste. Perché il fascismo non è un’opinione. Il fascismo è un crimine”.

Anche le forze politiche della sinistra modenese aderiscono alla manifestazione antifascista 

La dodicesima disposizione della Costituzione vieta “la riorganizzazione sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista” le leggi Scelba e Mancino, che danno attuazione a questa parte della Costituzione, identificano il reato di apologia di fascismo. Sulla base di queste motivazioni, il 4 agosto dello scorso anno, alcuni cittadini si ritrovarono spontaneamente, a Carpi, nel luogo dove si stava tenendo un presidio di Forza Nuova (nota organizzazione politica neofascista) organizzato davanti alla palazzina che dopo qualche giorno avrebbe accolto alcuni migranti, per rifiutare quella manifestazione razzista e intimidatoria.

Nonostante sia stata una presenza pacifica e democratica, quei cittadini sono stati oggetto di un’aggressione da parte dei neofascisti che ha coinvolto anche un poliziotto. A distanza di quasi un anno, 26 di quelle persone, che quella sera d’estate, sentirono la necessità di riaffermare i valori dell’antifascismo, fondanti della Repubblica, hanno ricevuto una condanna penale semplicemente perché erano presenti, o si suppone lo fossero. I cittadini e le cittadine coinvolti, alcuni anche molto giovani, sono stati perseguiti d’ufficio, senza ricevere alcuna notifica se non, a cose fatte, il decreto penale. Sebbene questa pratica sia consentita, poiché la condanna al carcere è stata poi convertita in pena pecuniaria, riteniamo che essa rappresenti una grave compromissione del diritto di difesa. Non solo, il decreto di condanna è stato predisposto come atto unico, con il risultato che coloro che hanno difeso i valori dell’antifascismo e della Costituzione, si ritrovano insieme ai soli due appartenenti a Forza Nuova condannati per aggressione; ciò implica che tutte le persone coinvolte possono conoscere nome, cognome e indirizzo delle altre: i neofascisti ora hanno i dati personali di coloro che hanno aggredito.
Come partiti e formazioni politiche, democratiche e antifasciste, siamo a dir poco perplessi e preoccupati per questa azione, nei confronti di chi, in modo pacifico ha solo ribadito i valori fondativi della nostra Costituzione; riteniamo inoltre la condanna esorbitante, soprattutto se si considera che è stata comminata sulla base dell’art. 18 del TULPS, ovvero sulla base di un Regio Decreto del 1931, quando l’Italia era fascista, tanto che questo stesso articolo, per ben due volte, è stato modificato dalla Corte Costituzionale.
Nell’attuale clima, in cui si assiste alla inquietante avanzata dei nuovi fascismi sempre accompagnati da razzismo e xenofobia, vedere condannati degli antifascisti lascia senza parole.
Pertanto esprimiamo piena solidarietà alle cittadine e ai cittadini coinvolti in questa brutta vicenda e aderiamo al corteo antifascista che si terrà sabato 23 giugno, alle ore 17.00, a Carpi. Chiediamo inoltre, alle autorità preposte, di applicare le leggi dello Stato che rappresentano, vietando presidi e manifestazioni razziste e fasciste, perché, il fascismo non è un’opinione il fascismo è un crimine.
Federazioni e comitati provinciali di:
POTERE AL POPOLO
POSSIBILE
SINISTRA ITALIANA
RIFONDAZIONE COMUNISTA
PARTITO COMUNISTA ITALIANO
FGCI

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