Benvenuti nell’archivio di sulpanaro.net
Qui sono disponibili tutti gli articoli pubblicati del nostro quotidiano dal 1/1/2015 al 30/6/2020
Tutti gli articoli successivi al 30/6/2020 sono disponibili direttamente sul nostro quotidiano sulpanaro.net

Da Mirandola a Bratislava la memoria di Bruno Ceretti con due borse di studio

da | Giu 4, 2018 | In Primo Piano, Mirandola | 0 commenti

MIRANDOLA – Viaggia da Mirandola a Bratislava, in Slovacchia, la memoria di Bruno Ceretti, e lo fa con due borse di studio finanziate dalla Edas di Cavezzo, l’azienda per cui lavorava.

Racconta la figlia di Bruno Cerretti, Cristina, di rirorno da Bratislava

Mio padre era una persona semplice che aveva studiato alle scuole serali andandoci in bicicletta da Mirandola a Modena mentre noi eravamo piccole. Era riservato, un uomo mite con un’intelligenza modernissima: era appassionato di informatica fin dagli albori delle nuove tecnologie negli anni ‘80,  era un contabile che sognava un’Europa aperta a generazioni di giovani studiosi. Ha investito tutta la sua vita nella formazione scolastica e universitaria di noi sorelle, insegnandoci con il suo esempio, onestà, rigore e dolcezza.

All’indomani della sua morte, la società per cui lavorava, la Edas che allora aveva sede a Cavezzo, ci ha dato la notizia di volerlo ricordare intitolandogli due borse di studio annuali; già dall’anno scolastico 2009/10 la sezione bilingue di un liceo scientifico a Bratislava, fra le città con le quali avevano rapporti commerciali, ricevette la prima borsa di studio. L’obiettivo era sostenere lo studio della lingua italiana all’estero, dal cuore dell’Europa. Oggi la borsa di studio è al suo decimo anno e viene data a studenti per promuovere gli studi universitari in Italia e lo scambio tra istituzioni scolastiche. Alla consegna delle due borse di studio in memoria di Bruno Ceretti erano presenti oltre ai due premiati, uno studente e una studentessa, il preside e gli insegnanti della scuola, la famiglia Bovoli di Edas e l’Ambasciatore italiano.

La propensione schiva e umile di nostro padre lo porterebbe a vedere questa mobilitazione in suo ricordo come qualcosa di strano,  ma lo spirito di questa borsa di studio lo rappresenta molto bene: ha sempre creduto nei giovani e nello studio. I due ragazzi premiati quest’anno hanno il mondo in mano, parlano perfettamente 5 lingue. Investiranno i 600 euro ricevuti in un breve soggiorno di studio a Firenze questa estate e sognano già di fare l’Università in Italia (uno Scienze internazionali, l’altro Ingegneria). Auguriamo loro con tutto il cuore un futuro di soddisfazioni.

In ognuna delle borse di studio si legge:
Borsa di studio del valore di 600 euro in memoria di Bruno Ceretti, amico e collega che si è dedicato ai giovani insegnando loro, con l’esempio, l’amore e la dedizione al lavoro. 
Un grazie di cuore alla famiglia Bovoli che ha pensato e investito su questo progetto che ci onora.

Condividi su: