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Profughi, Platis e Caiumi (Uniamoci): “Il 93% dei richiedenti asilo in Italia non ha i requisiti. E a Modena?”

da | Giu 20, 2018 | Richiedenti asilo | 0 commenti

“Il 93% dei richiedenti asilo sbarcati in Italia non ha i requisiti per vedere riconosciuto lo status richiesto. Un dato allarmante quello diffuso dal Viminale, che anche a Modena aveva avuto l’anno scorso una triste conferma, quando solo su nostra interrogazione, e dopo 8 mesi di attesa, ricevemmo dalla Provincia i dati della Prefettura che registravano come
l’87% dei richiedenti asilo accolti in provincia di Modena, non aveva i requisiti sufficienti. Un dato che confermò anche l’alto numero di richiedenti che si erano allontanati senza lasciare traccia e sui quali non si sapeva più nulla. Di fronte ai nuovi dati del Viminale chiediamo quale sia la situazione a Modena.
In attesa dei dati è chiaro che ogni forma di contrasto all’irregolarità prima e dopo i percorsi di accoglienza va combattuta fermamente”.

Ad affermarlo i consiglieri provinciali di Uniamoci Antonio Platis e Marco Caiumi.

“Non è concepibile mantenere con vitto e alloggio per più di un anno irregolari e clandestini senza requisiti per potere rimanere in Italia. Così come non è concepibile convivere con la consapevolezza di avere liberi di circolare sul territorio centinaia di irregolari e senza fissa dimora, disperati e, come la cronaca conferma, pronti a tutto. Bisogna eliminare le sacche di irregolarità, non vogliamo più sentire parlare di clandestini e irregolari senza fissa dimora, lasciati scorazzare sul territorio, nella maggior parte dei casi preda di organizzazioni criminali. E visto che i
dati a disposizione sulla realtà nazionale non vengono diffusi direttamente alla cittadinanza, come da noi più volte richiesto, abbiamo presentato una interrogazione per conoscere i numeri aggiornati della situazione modenese, auspicando di non attendere altri otto mesi e, in futuro, di non dovere ricorrere ogni volta ad atti ispettivi per avere dati che la trasparenza sbandierata della pubblica amministrazione degli enti locali e dello stato, soprattutto quando in ballo ci sono ogni giorni milioni di euro pubblici, dovrebbe garantire”.

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