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Estorsione e minacce da un operatore sanitario, ora Fabio sarà parte civile al processo

da | Giu 14, 2018 | Mirandola, Cavezzo | 0 commenti

MIRANDOLA – Estorsione e minacce da un operatore sanitario, ora Fabio sarà parte civile al processo. A Modena è iniziato il procedimento giudiziario contro Federico Martini, l’operatore sanitario di 39 anni  dipendente della coooperativa Domus (estranea ai fatti) in servizio presso il centro diurno Arcobaleno. Secondo l’accusa dei Carabinieri, Martini avrebbe preso di mira uno degli utenti del centro diruno di cui doveva prendersi cura, Fabio, appunto, 41enne di Cavezzo affetto da sindrome di Down (in foto, con il comandante dei Carabinieri di Varpi Alessandro Iacovelli)

Per mesi Martini gli avrebbe spillato denaro, 10, 20 euro alla volta fino a quando a settembre la mamma della vittima non si accorge che gli ammanchi nel suo portafogli sono frequenti e costanti. Ne chiese ragione al figlio che racconò le angherie che avrebbe subito nella struttura. Si, perchè l’operatore si sarebbe fatto consegnare il denaro dietro minaccia, secondo l’accusa. Fabio avrebbe raccontato che altrimenti la vittima sarebbe stata cacciata e in qualche caso  avrebbe anche ricevuto schiaffi.

L’operatore venne arrestato per estorsione aggravata per il fatto che il disabile fosse sotto la sua custodia, e ora a Modena  è inizitao l processo contro di lui.

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