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Ricostruzione, l’assessora Costi al Governo: “Ci aspettiamo una forte assunzione di responsabilità”

da | Lug 26, 2018 | Mirandola, Finale Emilia, San Felice sul Panaro, Concordia, Medolla, Cavezzo, Camposanto, San Possidonio, San Prospero, Bomporto, Bastiglia, Ravarino, Nonantola, Novi, Soliera, Carpi, Ricostruzione | 0 commenti

È un appello ad assumersi la responsabilità, e ad inserire gli emendamenti sulle misure per la ricostruzione in conversione del decreto Milleproroghe, “perché servono risposte appropriate ai bisogni che ancora ci sono nelle aree dell’Emilia e della Lombardia colpite dal sisma del maggio 2012, dove la ricostruzione, pur procedendo spedita, è tuttora in corso”.

Queste le parole di Palma Costi, assessora regionale alla Ricostruzione post sisma, che ricorda in un comunicato stampa come sia stato “più volte ribadito dai nuovi eletti in Parlamento di Lega e Movimento 5 Stelle del territorio emiliano che gli emendamenti proposti e non approvati in fase di conversione del decreto sisma Italia Centrale – adducendo come motivazione l’incoerenza con l’oggetto – sarebbero stati riproposti quanto prima”.

Prosegue l’assessora: “Ci sono specifici ordini del giorno che sanciscono quest’impegno. Ora è approdato in Aula il decreto Milleproroghe che, come sempre accaduto con i Governi precedenti, è un valido strumento per approvare alcune delle norme necessarie per completare la ricostruzione nelle aree emiliane e lombarde colpite dal terremoto. Dunque- sottolinea Costi- ci aspettiamo una forte assunzione di responsabilità e l’inserimento degli emendamenti in sede di conversione del decreto”.

“Resta comunque ancora aperto- conclude Costi- il tema relativo a disposizioni fondamentali, come l’impignorabilità dei contributi per la ricostruzione, che ha ricadute molto pesanti sulla filiera delle piccole e piccolissime imprese della fornitura e subfornitura: non sono proroghe, ma devono trovare spazio, e con urgenza, in altro testo di legge. Si tratta di provvedimenti fondamentali, non solo per quanto resta ancora da fare dopo il sisma che ha colpito l’Emilia e della Lombardia, ma per tutte le altre ricostruzioni in corso nel Paese”.

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